Casa degli artisti 2024
Casa degli artisti 2024

A seguito delle selezioni
sono stati ammessi alla sesta edizione del corso di alta formazione teatrale
Casa degli Artisti
i seguenti allievi:

Acquasana Giulia, Capaccioli Martina, Caruso Sebastiano, Cencetti Lorenzo, Cozzolino Gaia, D’Aniello Rosario, Di Marco Ginevra, Galeotti Elia, Giustino Viviana, Leuci Federica Giovanna, Lo Verde Fausto, Magatti Matteo, Martino Giuseppe Maria, Pasini Giovanna Chiara, Petrillo Rocco, Russo Miriam, Testa Flavia, Zappa Nicolas

Ri-traendo linfa vitale dalle proprie origini, in particolare dall’esperienza di Teatro Due, nato cinquant’anni fa con l’intento di rispondere alle deficienze di una congiuntura teatral-culturale imperante, il progetto Casa degli Artisti si propone di creare un luogo dove l’artista, liberato dalle logiche burocratiche  e dalle forme di finanziamento tradizionali, possa affrontare serenamente e in autonomia la codificazione di una nuova grammatica espressivo produttiva, realmente consona ai modi della vita postmoderna e “critica” rispetto alle degenerazioni della “società dello spettacolo”.

La peculiarità della proposta di Fondazione Teatro Due sta nella consapevolezza che la quotidianità del fare teatro, la concretezza del vivere il palcoscenico siano necessari come gli spazi di studio e approfondimento teorico/pratico. L’apprendimento “in vivo” a stretto contatto con il mestiere dà la possibilità di praticare in prima persona l’oggetto del proprio studio, costituendo il valore aggiunto di questo progetto. Nascendo dallo stretto connubio tra le attività produttive di Teatro Due e l’esigenza di preparare una nuova leva di artisti vocati alla multidisciplinarità, questo percorso formativo intende rispondere alla necessità di creazioni culturali che sappiano declinare linguaggi anche discordanti.

I DOCENTI (corso 2023/2024)

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DARIO AITA / Attore, regista.

Diplomato presso Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova, si è formato con, tra gli altri: Valerio Binasco, Emma Dante, Gabriele Vacis, Cristina Pezzoli, Oskaras Korsunovas, Valentino Villa, Raul Jaiza, Michele Perriera. Molto attivo tra cinema e televisione, è protagonista film come Caffè (C. Bortone), Il giorno e la notte (D. Vicari), State a casa (R. Johnson) e, ultimamente, nelle serie tv NoiLidia Poët. Numerose le partecipazioni in serie tv e film Rai, tra i quali: Il segreto dell’acqua, Questo nostro amore, La mafia uccide solo d’estate.
Nel 2021 firma la regia del medio metraggio Dialogo – di Natalia Ginzburg, e dei corti Soli e Cuore di Calce. In teatro ha diretto Cellule di L. De Bei e dal 2012 collabora con Elena Gigliotti nella Compagnia nO (Dance first. Think later).
Collabora come insegnante presso le Scuole di Recitazione del Teatro Stabile di Genova e del Teatro Stabile di Torino.

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FLORIAN BORCHMEYER / Drammaturgo, regista.

Ha studiato letterature romanze a Berlino, L’Avana e Parigi. Nel 2006 ha conseguito il dottorato in filosofia con una tesi sulle cronache del Nuovo Mondo nel XVI secolo. Dal 2001 lavora come critico letterario per la Frankfurter Allgemeine Zeitung e giornalista culturale per i canali televisivi pubblici tedeschi (ARD, ZDF, 3Sat, ARTE). Tra il 2011 e il 2019 è stato responsabile della drammaturgia del teatro Schaubühne di Berlino dove ora cura il Festival International New Drama (FIND), la piattaforma più importante per il teatro contemporaneo internazionale nella capitale tedesca. Dal 2007 è curatore del programma internazionale del Filmest di Monaco.
Per Fondazione Teatro Due ha curato l’adattamento del romanzo Tempo di seconda mano di S. Aleksievic, è stato membro della giuria della seconda edizione del progetto Mezz’ore d’autore e collabora come docente nel corso di alta formazione teatrale Casa degli Artisti.

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MONICA NAPPO / Attrice, regista.

Raffinata conoscitrice della drammaturgia contemporanea anglosassone, è stata la prima a portare in Italia opere come Psicosi delle 4:48 di Sarah Kane, Quale droga fa per me di Kai Hansel, East Coast di Tony Kushner, After the end di Dennis Kelly.
Molto attiva tra cinema, teatro, radio e musica, ha lavorato, fra gli altri, con Ferzan Ozpetek, Woody Allen, Paolo Sorrentino, Toni Servillo, Matteo Garrone, Mario Martone.
Per Fondazione Teatro Due ha diretto Ogni bellissima cosa di Duncan Macmillan, Top Girls di Caryl Churchill, L’esperimento di cui è autrice e protagonista e Ingrid e Lothar di Lina Prosa (all’interno del progetto Mezz’ore d’autore) e collabora come docente nel corso di alta formazione teatrale Casa degli Artisti.

Alessio Maria Romano

ALESSIO MARIA ROMANO / Coreografo, pedagogo.

Diplomato attore presso la Scuola del Teatro Stabile di Torino e Analisi del Movimento Laban/Bartenieff (C.M.A.) in U.S.A. e in U.K. dove approfondisce l’interesse per il movimento scenico e la pedagogia del movimento. Alla professione attorale – diretto, fra gli altri, da Mauro Avogadro, Giancarlo Cobelli, Elisabetta Pozzi – alterna quella di preparatore e assistente ai movimenti con, fra gli altri, Luca Ronconi, Carmelo Rifici, Valter Malosti, Daniele Salvo, Sonia Bergamasco, Jacopo Gassman, Declan Donnellan, Andrea De Rosa.
Attualmente è coordinatore didattico e docente di “movimento espressivo” alla Scuola L. Ronconi del Teatro Piccolo di Milano e docente del corso di alta formazione in danza contemporanea della compagnia Areare di Udine. Ha vinto il Premio nazionale della critica (ANCT) 2015 come pedagogo e coreografo teatrale e il Leone d’argento per il Teatro alla Biennale Teatro 2020.

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GIANCARLO SEPE / Regista.

Inizia giovanissimo l’attività teatrale formando una sua compagnia ed allestendo testi comici del teatro russo e di narrativa contemporanea italiana e straniera fino a fondare, nel 1972, il Teatro La Comunità. Premio Ubu per Così è (se vi pare) di Pirandello, Premio Le Maschere del Teatro Italiano per Morso di luna nuova di Erri De Luca, gli sono stati attribuiti per la sua opera anche il Premio Flaiano e il Premio Salvo Randone; attualmente ha all’attivo oltre 100 regie tra prosa e lirica ed è ospite fisso dei più importanti festival internazionali quali Nancy, Santarcangelo, il Festival di New York, Epidauro, Versiliana Festival ed il Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Tra i suoi ultimi spettacoli: Beckett in camera da letto, Amletò: ovvero gravi incomprensioni all’hotel du nord, Germania Anni ’20, Bazin (il silenzio è d’oro).

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RAFAEL SPREGELBURD / Drammaturgo, attore, regista.

L’attività di Spregelburd è molteplice e variegata: è infatti anche autore di molte riflessioni sul teatro e, più in generale, nel campo dell’arte, del pensiero e della linguistica; è docente di drammaturgia e di recitazione, cura un inserto culturale da quasi 20 anni e conduce un programma dedicato all’architettura. Fondatore della compagnia El Patrón Vázquez, il suo lavoro ha ottenuto un vasto riconoscimento internazionale (premio Tirso de Molina, due volte Premio Ubu, ecc..). Ha recitato in oltre 40 film tra Argentina, Uruguay, Cile e Spagna e molto frequente è anche la sua partecipazione in serie televisive. La sua opera drammatica conta più di trenta titoli (La modestia, Il Panico, solo per citarne due tra i più conosciuti in Italia grazie anche agli allestimenti di Luca Ronconi) ed è tradotta in oltre 15 lingue. Ha scritto per il Royal Court Theatre, il National Theatre, la Schaubühne di Berlino, tra gli altri. Attualmente sta lavorando con Fondazione Teatro Due alla scrittura di un testo che verrà messo in scena nell’autunno del 2024.

A seguito delle selezioni
sono stati ammessi alla sesta edizione del corso
Casa degli Artisti
i seguenti allievi:

 

Acquasana Giulia, Capaccioli Martina, Caruso Sebastiano, Cencetti Lorenzo, Cozzolino Gaia, D’Aniello Rosario, Di Marco Ginevra, Galeotti Elia, Giustino Viviana, Leuci Federica Giovanna, Lo Verde Fausto, Magatti Matteo, Martino Giuseppe Maria, Pasini Giovanna Chiara, Petrillo Rocco, Russo Miriam, Testa Flavia, Zappa Nicolas

I DOCENTI

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DARIO AITA / Attore, regista

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FLORIAN BORCHMEYER / Drammaturgo, regista

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MONICA NAPPO / Attrice, regista

Alessio Maria Romano

ALESSIO MARIA ROMANO / Coreografo, pedagogo

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GIANCARLO SEPE / Regista

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RAFAEL SPREGELBURD / Drammaturgo, attore, regista.

Il rapporto tra parola e musica, tra azione scenica e tessitura musicale ne L’opera del mendicante di John Gay. L’indagine della forma del teatro classico in funzione recitativa e drammaturgica viene portato avanti con un progetto su Alcesti di Euripide. Un filone di ricerca dedicato al corpo nello spazio e sul rapporto tra parola e danza: Sonnets Dance #121, creazione originale a partire dai sonetti shakespeariani.

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Oltre la soglia, a cura di Elisabetta Pozzi

Prosegue la ricerca sul rapporto tra parola e musica, tra scrittura in versi e Incidental Music – musica scritta per accompagnare o sottolineare un’azione o uno stato d’animo all’interno di uno spettacolo teatrale – nella pantomima in 3 atti Augustin. Lo studio drammaturgico viene condotto tramite il lavoro sui testi La casa di Bernarda Alba di Lorca e Doglie d’amore sprecate di William Shakespeare.

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Il caro Augustin, a cura di Monique Arnaud

Gigi Dall’Aglio conduce un lavoro che parla alla società contemporanea, un invito perentorio a fermarsi per rispondere a domande scomode e pericolose: Bertolt Brecht e Kurt Weill sono il bacino da cui attinge A carico di tutti c’è qualcosa. Il mondo di Henrik Ibsen viene esplorato in una creazione dall’immaginario distopico e perturbante guidata dal regista e scenografo ungherese Csaba Antal.

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Wer bist du?, a cura di Csaba Antal

Tra le opere più controverse e sperimentali di William Shakespeare figura certamente Troilo e Cressida, una commedia cinica che ripercorre alcuni episodi della guerra di Troia, ma discostandosi completamente dal registro epico. Agamennone e Oreste di Alfieri sono la strada scelta per un percorso di studio sulla voce e sul verso antico epico. Musicalità e ritmica dal cabaret alla canzone italiana degli anni ’60.

Casa degli artisti 2020
Voce e Ritmo, a cura di Alessandro Nidi

Lo studio e il lavoro sulla drammaturgia contemporanea nel segno di Harold Pinter. Un incontro speciale con il Direttore Artistico del Teatro Katona di Budapest, Gábor Máté. Performance immersive con Yuval Avital. Allieve e allievi concludono il loro percorso confrontandosi con Il Molière, opera del 1751 trascurata dal panorama teatrale italiano e internazionale, di Carlo Goldoni.

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scene da Sogno di una notte di mezza estate,
a cura di Gábor Máté e Tamara Török

Progetto co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna
Approvato con delibera di Giunta Regionale n. 1951/2022
Progetto F.S.E. +2 – Istruzione e Formazione
Rif. PA 2022 – 17911/RER