skilling

Li avevamo lasciati sul palco di Teatro Due l’anno scorso, dopo il debutto nazionale di Enron, spettacolo diretto da Leo Muscato con le coreografie di Michela Lucenti, che ricostruisce con perizia, ironia e drammaticità gli sviluppi della prima grande frode finanziaria americana, grazie alla penna veloce, onirica e allo stesso tempo lucidissima di Lucy Prebble.
In quell’occasione facemmo un punto sui protagonisti di questa catastrofe mondiale che ebbe un impatto devastante su milioni di persone, risparmiatori, dipendenti, e in ultima istanza su tutto il mercato finanziario globale. La madre di tutte le truffe contabili, la chiamano; un trauma che si abbatté sul popolo americano il 2 dicembre 2001, poco dopo l’abbattimento delle Twin Towers. Un colpo durissimo all’identità di una nazione già spaventata e indebolita.
Il Direttore Ken Lay morì poco dopo la sua condanna per un attacco di cuore nell’estate del 2006. Il direttore finanziario Andrew Fastow dopo aver scontato sei anni di carcere, lavora come impiegato amministrativo in uno studio legale texano.
Ma che ne è della mente criminale che diede vita al mostro Enron? Jeffrey Skilling, presidente del colosso petrolifero, venne arrestato il 9 aprile del 2004 e condannato nel 2006 a risarcire 45 milioni di dollari e a scontare 24 anni di pena. E forse tra i tre è quello che ha pagato più duramente per i propri peccati. Durante la carcerazione ha visto morire entrambi i genitori e un figlio ventenne per overdose di farmaci. Ma il 2013 è stato per lui un anno cruciale. Lo scorso aprile infatti Skilling, 59 anni, ha visto la sua pena ridotta di 10 anni, perché riconosciuto vittima di errori giudiziari nella valutazione dei suoi capi d’accusa. La libertà si avvicina, e il 2017 potrebbe già essere l’anno del suo rilascio. Skilling infatti potrebbe avere diritto, oltre ai dieci anni ora limati, a uno sconto di altri 25 mesi per buona condotta. Un altro anno può essere cancellato come risultato della partecipazione a programmi di disintossicazione da alcol e stupefacenti e gli ultimi dodici mesi possono essere scontati vicino casa in regime di semilibertà. La condanna iniziale di Skilling fu un segnale molto forte che sanzionava duramente davanti a tutta la società una frode finanziaria ai danni di migliaia di risparmiatori americani dimostrando che nel paese esistevano meccanismi di difesa più efficaci. Il polso forte dello zio Sam. Ma la Corte d’Appello aveva rilevato, fin dal 2009, errori d’interpretazione nella condanna inflitta a Skilling da parte del magistrato di primo grado, ordinando una revisione della pena. La Corte Suprema l’anno successivo confermò la necessità di un riesame.
 Skilling aveva finora sempre manifestato la propria innocenza. Quest’anno, in cambio del ritiro del proprio ricorso contro la sentenza di colpevolezza, ha ottenuto dalla pubblica accusa l’esplicito parere favorevole a una sentenza ridotta, adesso messa nero su bianco dal giudice federale.
La nuova condanna avrà conseguenze positive, oltre che per Skilling, per alcune delle vittime del crack di Enron: consentirà la distribuzione di 42 milioni di dollari dal patrimonio dell’ex chief executive e che erano rimasti congelati in attesa di verdetti definitivi. In gran parte i fondi finiranno alla Sec per compensare gli ex azionisti del gruppo. Ad oggi 112.000 ex soci hanno ricevuto dalle autorità mobiliari americane 521 milioni di dollari in risarcimenti.