Arriva anche a Parma il Festival “regionale” FOCUS JELINEK che da ottobre 2014 a marzo 2015 porterà in numerose città dell’Emilia Romagna appuntamenti, eventi, spettacoli e approfondimenti sull’opera e la figura del Premio Nobel 2004 per la Letteratura. Il 19 dicembre 2014, alle ore 18.00, al Teatro al Parco, la compagnia dello spettacolo FaustIn and out presenterà il progetto scenico e il volume omonimo   (Titivillus, 2014), in un incontro a ingresso libero aperto a tutti realizzato in collaborazione con Teatro delle Briciole.

Il 20 dicembre a Teatro Due alle ore 18.00 andrà poi in scena in prima nazionale lo spettacolo  FaustIn and out, diretto da Fabrizio Arcuri della Compagnia degli Artefatti.

Che cos’hanno in comune la giovane infanticida tedesca del ’700 descritta nell’Urfaust di Goethe ed Elisabeth Fritzl, segregata dal padre ad Amstetten (Austria) in una cantina dal 1984 (quando aveva diciotto anni) fino al 2008, ripetutamente violentata, che partorì nel corso della sua prigionia sette bambini, di cui uno morto poco dopo la nascita? Elfriede Jelinek costruisce FaustIn and out su queste basi, utilizzando la prima versione del Faust di Goethe come sfondo mentale e strutturale per illuminare la condizione di una donna sfruttata e prigioniera e la sua tormentata esistenza.

Il Festival Focus Jelinek è un’occasione per incontrare la scrittura folgorante di Elfriede Jelinek, autrice austriaca Premio Nobel per la Letteratura 2004, tra le voci più acute della scena contemporanea (il più celebre fra i suoi romanzi, La pianista  del 1983 ha ispirato l’omonimo film del 2001 di Michael Haneke). A Teatro Due verrà presentato in prima nazionale lo spettacolo, composto da tre parti che possono leggersi autonomamente ma che si completano solo nella visione integrale. Fabrizio Arcuri, uno dei registi più interessanti della scena contemporanea, coglie nel testo della Jelinek una sorta di avanspettacolo, facendo del Faust il palcoscenico di un cabaret. La scena verrà costruita e decostruita così come la Jelinek costruisce e decostruisce il testo. Faustin and out, inedito in Italia, è stato appositamente tradotto da Elisa Balboni e Marcello Soffritti, direttore del Dipartimento d’interpretazione e traduzione dell’Università di Bologna.

“Ha fatto tutto lui qui sotto, ha minato la porta e ci ha attaccato i tubi del gas, per poterci gas-tigare tutti in caso di fuga, così ha detto, ha ammesso, l’ha ammesso, ma non era vero: non c’era alcun gas, non aveva fatto cattivo viso a buon gioco, non c’era nessuna mina che potesse saltare in aria, l’unico che può saltare di sopra è lui, noi restiamo sotto, noi purtroppo dobbiamo rimanere sotto, era pur sempre il mio amato papà, non c’era alcuna mina cattiva là sotto da noi. L’aveva detto soltanto per incuterci paura della libertà. Come se non l’avessimo già! Eravamo la sua unica clientela, la clientela di papà, avrebbe potuto comportarsi meglio con noi, ma in ogni caso ci dava da mangiare, eravamo la sua famiglia. Eravamo la sua seconda famiglia. Certi non ne hanno neanche una e lui ne aveva due. La mia lingua ha persino trovato una parola, di solito non è capace di trovare abbastanza parole, ma una ora ce l’ha, la lingua è una delle poche cose che qui si possono muovere, c’è così poco spazio…”

da FaustIn & out (2011), di E. Jelinek

Info biglietti: Biglietteria Teatro Due, tel. 0521/230242; biglietteria@teatrodue.org Per prenotare l’incontro a ingresso libero con la compagnia: Ufficio Comunicazione Teatro Due, tel. 0521/289659, g.guiducci@teatrodue.org