Si terrà lunedì 7 novembre alle ore 17.00 presso Teatro Due l’incontro tra l’eclettico artista fiammingo Jan Fabre, di rientro dal Festival RomaEuropa, dove ha presentato in prima italiana il suo ultimo lavoro per la scena, Prometheus Landscape II, e il neuro scienziato Giacomo Rizzolatti, a sua volta di rientro dalla Spagna, dove gli è stato conferito il prestigioso Premio Principe delle Asturie per la ricerca scientifica e tecnica.

Un eccezionale e inedito dialogo tra arte e neuroscienze, che il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma ha realizzato in collaborazione con Fondazione Teatro Due. Al centro dello scambio tra il padre dei neuroni specchio e l’artista più poliedrico del panorama contemporaneo europeo, il cervello e il suo rapporto con l’espressione e la percezione artistica.

Il cervello è stato ed è un elemento protagonista delle opere di Jan Fabre.
In Anthropology of a Planet (2007) prima, in From the Feet to the Brain (2009) poi, oggi in Pietas (2011), il cervello riveste una centralità concettuale ed estetica, perché a sua volta centro del corpo, cruciale nodo di riflessione per Fabre. Le sue opere installative prendono la forma di percorsi mistici, riti sacrali della visione che attraversano i diversi livelli di percezione dello spettatore e i diversi livelli fisici del corpo che vive quell’esperienza.

E il cervello è da sempre il centro della ricerca del Prof. Rizzolatti, che nel 1996 con il suo team all’Università di Parma ha scoperto l’esistenza nelle scimmie e nell’uomo dei neuroni mirror, neuroni visuo-motori responsabili di un’integrazione sensori-motoria della percezione e dell’azione. Una scoperta che ha rivoluzionato la concezione delle basi nervose della socialità umana e dell’empatia.

Un incontro quello di lunedì che esplorerà le profondità della mente, quella dell’artista e quella del pubblico, riflettendo su ciò che Peter Brook ha detto in riferimento alle scoperte del team di Rizzolatti: “…con la scoperta dei neuroni specchio le neuroscienze hanno cominciato a capire quello che il teatro sapeva da sempre.”

Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili
Si prega di confermare tel. 0521/230242-289644

g.guiducci@teatrodue.org