Luciano Berio è scomparso dieci anni fa e il Conservatorio Arrigo Boito di Parma ha inteso ricordarlo con un articolato progetto che nelle giornate di venerdì 13 e sabato 14 dicembre, con concerti, incontri e una giornata di studi, offrirà un’occasione del tutto particolare per apprezzare alcune delle pagine più memorabili del compositore ligure e approfondire la conoscenza dell’opera e della personalità di questo autore che è stato uno dei massimi protagonisti della musica del xx secolo.

Questo Omaggio a Berio, così si intitola il progetto, non nasce però dal semplice intento di celebrare il grande compositore, ma dal proposito di trasformare la ricorrenza in un’esperienza didattica di livello avanzato, affrontando alcune delle sue composizioni più significative, pagine tanto affascinanti, quanto fertili e stimolanti sotto il profilo didattico, e tali da valorizzare le doti di alcuni giovani interpreti di particolare spicco.

Realizzata con la collaborazione della Fondazione Teatro due e di Tempo Reale di Firenze, e con il patrocinio del Centro Studi Luciano Berio di Firenze, l’iniziativa è il frutto della collaborazione fra Danilo Grassi e Pierpaolo Maurizzi, docenti rispettivamente di Strumenti a percussione e di Musica da camera presso il Conservatorio di Parma. Entrambi fondatori di due celebri ensemble dediti alla musica attuale e del Novecento storico, Grassi e Maurizzi da anni ormai riversano la loro lunga esperienza in un’attività di insegnamento ricca di risultati di assoluto rilievo.

Da questa esperienza nasce dunque questo progetto didattico a più mani, accuratamente coordinato, e teso a realizzare al meglio quell’idea di ”alta formazione musicale” che ha ispirato la riforma dei Conservatori, perseguendo cioè un elevato livello sul piano della performance musicale, che sia di pari significato sul piano culturale. Sostenuto dal Dipartimento di Musica d’insieme del Conservatorio, esso allinea una quarantina di studenti o neodiplomati dei Corsi accademici, affiancati da quattro docenti e da un paio di esterni, tutti impegnati nella realizzazione di due concerti interamente dedicati alla musica di Berio.

Il primo concerto, all’Auditorium del Carmine, venerdì 13 alle ore 20.30, è affidato all’Ensemble da camera del Conservatorio, coordinato e diretto da Piepaolo Maurizzi. Il programma è largamente incentrato sulla voce di Dženana Mustafić, una delle interpreti vocali sicuramente più interessanti e versatili recentemente laureate dal Conservatorio di Parma. Si inizia col giovane Berio delle 4 Canzoni popolari (1946-7) per voce e pianoforte, quindi O King (1968), il toccante epicedio dedicato a Martin Luther King, per voce e cinque strumenti. Segue Linea (1973) per due pianoforti, marimba e vibrafono e, infine, i Beatles Songs (1965-67) e i Folk Songs (1964) per voce e strumenti, esempi ammirevoli, e giustamente famosi, dell’ampiezza visuale di Berio e del suo magistrale multilinguismo.

Il secondo concerto, sabato 14 dicembre alle 21, è ospitato nello Spazio Bignardi di Teatro Due ed è inserito nel cartellone di Teatro Festival 2013. Protagonista è il Gruppo di Musica Contemporanea del Conservatorio diretto da Danilo Grassi, impegnato nell’esecuzione di Différences (1958) per cinque strumenti e registrazione radiofonica, Naturale (1985) per viola, percussione e voce registrata, e Laborintus II (1965) per voci, strumenti e registrazioni, un’altra celebre pietra miliare della produzione di Berio, su testo di Edoardo Sanguineti. La regia del suono è a cura di Francesco Giomi, direttore di Tempo Reale, il centro di ricerca produzione e didattica musicale di Firenze fondato dallo stesso Berio nel 1987.

I due concerti fanno idealmente da cornice a una giornata di studi, sabato 14 dalle ore 10, all’Auditorium del Carmine, cui partecipano alcuni dei massimi musicologi e studiosi italiani di Berio. Intitolata Berio e… la giornata è coordinata da Giordano Montecchi, docente del Conservatorio Boito, ed è intesa come un seminario a più voci con la partecipazione di Marco Uvietta, Francesco Giomi, Susanna Pasticci, Laura Cosso, Angela Ida De Benedictis, Nicola Scaldaferri, Mario Messinis, Giampaolo Minardi e Rossana Dalmonte. Gli interventi prenderanno in esame alcuni dei molteplici aspetti dell’opera e del pensiero di Berio quali il comporre, il suono, la memoria, il teatro, l’audiovisione, l’altro (cioè l’attenzione di Berio alle altre culture musicali) e, infine, “i compagni di viaggio”, cioè i rapporti di Berio con i compositori della sua generazione.

Nel corso della giornata alcuni allievi delle classi di violino, preparati e affiancati dalla prof. Olga Arzilli, docente di Quartetto presso il Conservatorio eseguiranno una scelta dei 34 Duetti per due violini.

Prologo ideale di questo Omaggio a Berio, venerdi 13, alle ore 17 nell’Aula Merulo del Conservatorio, sarà la presentazione al pubblico di C’è musica e musica, la recente pubblicazione, edita da Feltrinelli, che in due dvd e in un volumetto di testi, raccoglie l’ormai leggendaria omonima serie televisiva in cui Berio realizzò la sua vocazione di creatore e, insieme, divulgatore, in cerca delle chiavi giuste per conquistare un più vasto pubblico alla comprensione e al godimento di tutta la musica. Sarà presente la curatrice della pubblicazione Angela Ida De Benedictis.

I concerti e gli incontri sono a ingresso libero. Tuttavia per il Concerto del 14 a Teatro Due è necessario prenotare telefonando allo 0521 289659 oppure inviando una mail a info@teatrodue.org.

Per ulteriori dettagli: www.conservatorio.pr.it

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