Non si tratta di Otello, ma di Desdemona e della sua immensa fragilità. Un corpo minuto e nello stesso tempo potente, voce da usignolo che accompagna un presente declinato al maschile. Canta e ama, Desdemona, vittima delle sue illusioni, ancor prima che della brutalità. Poi la morte, il femminile negato, l’incanto soffocato: Killing Desdemona porta in scena il più famoso femminicidio della storia del teatro. Michela Lucenti anche nei testi classici cerca l’attuale: “L’universalità di un testo deve ricadere sul presente”, e così infatti accade, in questo Otello così fisico. È un teatro totale quello di Balletto Civile, che include recitazione, movimento e canto; la musica è presente almeno quanto i corpi, così se Otello è fisico e possente, Iago è musica strisciante, la musica scritta da Jochen Arbeit appositamente per questo spettacolo.

Anche in Before Break la musica si fa presenza, suonata dal vivo da Julia Kent e Nicola Pinelli e danzata dall’ensemble di Michela Lucenti insieme ad alcuni campioni del mondo di breakdance. Si tratta di attimi, in questo caso. Attimi che precedono la rottura, quel non più riparabile che conserva il perdono come unica soluzione salvifica. Before Break si ispira a La Tempesta, un testo grandissimo dove realtà e incanto si fondono e si abbracciano continuamente e dove convivono contraddizioni profondamente umane. In scena diventa un caleidoscopio di anime e personaggi al plurale. Miranda si sdoppia, Ariel si triplica. Prospero no, Prospero rimane uno soltanto, a conservare la sua unicità e la sua libertà.

Before Break e Killing Desdemona andranno in scena rispettivamente il 3 e 4 dicembre, alle ore 20.30 nell’ambito della dedica che Fondazione Teatro Due tributa al Bardo a 400 anni dalla sua scomparsa. Per informazioni e prenotazioni contattare la biglietteria di Teatro Due.