Finita una stagione se ne fa un’altra…. Ed eccoci qui, alle porte di un’estate arrivata in ritardo che si lascia alle spalle un inverno lungo e teatralmente molto intenso per Teatro Due. Quasi pronti per l’anno (teatrale) che verrà, da ottobre 2013.

Giovedì scorso, il 13 giugno, ci siamo dati appuntamento per fare il punto della situazione, artistico e economico, per raccontare come sono andati questi mesi e come vorremmo che fossero i prossimi. Paola Donati, direttore di Fondazione Teatro Due insieme a Laura Ferraris, Assessore alla Cultura del Comune di Parma, a Roberto Delsignore e Franco Tedeschi, rispettivamente Presidente e Vice Presidente di Fondazione Banca Monte, e a Francesco Quintavalla, Presidente dell’Associazione Amici di Teatro Due, hanno dunque portato al pubblico, agli artisti, ai corsisti di Fareteatro 2013 e ai lavoratori di Teatro Due le proprie considerazioni e i numeri di una stagione che ha dato grandi soddisfazioni.

E’ la partecipazione degli spettatori, il loro esercitare da cittadini il proprio diritto alla cultura il motore delle attività. Su questo principio cardine convergono le energie di tutti, degli artisti ma anche e soprattutto degli amministratori che per questo diritto devono creare le condizioni economico-logistiche.

“Accanto a un bilancio sano c’è una progettualità forte, degna di plauso e sostegno” ha dichiarato il Prof. Delsignore.

Ed ecco un po’ di numeri, alti, forti, felici: la stagione appena conclusa ha visto l’utilizzo degli spazi di Teatro Due al 73%, con 170 recite di produzioni interne (a cui si aggiungono le numerose ospitalità) e circa 30.000 presenze di pubblico. Un pubblico che da un’indagine svolta on line rivolge il suo gradimento soprattutto al repertorio dell’Ensemble Stabile Attori di Teatro Due, impegnato da ormai alcuni anni in un intensissimo lavoro produttivo su testi classici e contemporanei.

“C’è bisogno di Teatro in questa epoca di caos e tanti stimoli comunicativi. Un Teatro inteso non solo come palco ma come presenza attiva nella cultura di una città, di una comunità. Il Teatro deve essere una bandiera di identità collettiva, come disse Paolo Grassi, un luogo in cui sviluppare idee e forza per la società”. Così Francesco Quintavalla ha sottolineato l’impegno di Teatro Due verso la cultura in senso ampio a Parma, con iniziative che valicano la sola apertura del sipario e che coinvolgono personalità e intellettuali del mondo civile, in un confronto aperto con il pubblico, composto prima di tutto da cittadini.

 

Un arrivederci a ottobre che è un’apertura, una speranza, uno slancio. In attesa di accogliere di nuovo tutti voi, e molti altri, in uno spazio condiviso, da costruire ogni volta insieme.