Oggi scrivo da pubblico. Anzi, scrivo un po' da pubblico, un po' da chi sta dietro le quinte. Prima ero solo spettatore e mi trovavo nella parte di chi arriva in teatro, si siede e "passivamente" (passatemi il termine, in realtà un pubblico passivo significherebbe la morte del teatro!) osserva e assorbe ciò che si sgomitola sulla scena. Più o meno soddisfatta che fossi, mettevo le emozioni in saccoccia e tornavo a casa. Ora è diverso. Ora sono parte del processo di costruzione dello spettacolo (non artisticamente, d'accordo). Io come tutte le persone che lavorano con me… e spesso non ci si sofferma a pensarci, ma siamo davvero tanti!

Comunque assistere alla nascita crescita e riuscita di uno spettacolo è un'emozione notevole e spesso – sempre- mi trovo a stare con le dita incrociate a sperare che il pubblico sia tanto e che sorrida o che si commuova o che trovi nel teatro soprattutto dubbi, per poi uscire e riflettere su qualcosa in più. Chiedere troppo? Forse no, quando apri la casella mail e trovi messaggi che riempiono l'anima e danno un perchè estremo allo sforzo comune. Ti senti soddisfatto, senti che quello che fai, che provi, che ciò che aiuti a costruire arriva dove deve arrivare: dritto al cuore. Sospiro di sollievo.

I messaggi che abbiamo ricevuto sono questi, di due ragazze che hanno assistito nei giorni scorsi a Non si uccidono così anche i cavalli? (vi ricordo, tra l'altro, che è sul palco di Teatro Due fino al 5 febbraio).

Sai, alle volte ringrazio il destino per avermi fatto conoscere una professoressa come la mia che mi ha portata ad amare gli spettacoli teatrali. Ho sempre seguito parecchi musical in giro per l'Italia, ma scoprire che si può uscire la sera e divertirsi, anche in un piccolo teatro della mia città e' veramente qualcosa di speciale! Dopo aver visto Line, Donne in parlamento e dopo aver seguito i vostri blitz anche stasera sei riuscito a stupirmi con la tua bravura, davvero tantissimi complimenti!! E complimenti ovviamente anche al resto del cast, da Roberto Abbati a tutti gli altri! Dispiace solo una cosa alle volte, seguire lo spettacolo con a fianco ragazzi che in un teatro proprio non sanno starci! Non ho mai visto tanta maleducazione come stasera, credo non sia stato per niente rispettoso nei confronti di chi stava lavorando e seguendo lo spettacolo! In ogni caso, ci tenevo a darti/vi che ci avete stupito ancora una volta, CONTINUATE COSI'!!

Grazie e… Al prossimo spettacolo!!

 

Ieri sera ho avuto il piacere di vedere lo spettacolo Non si uccidono così anche i cavalli. Che dire: uno spettacolo assolutamente grandioso, di livello altissimo e condotto da attori di primo livello. E' stata un'immersione in un epoca a noi non lontana e che bravura nel portare sulla scena temi così attuali. I volti, i movimenti di ogni personaggio erano calibrati in una danza armoniosa (all'inizio non sapevo cosa guardare dai tanti stimoli che arrivavano, avevo paura di perdere anche solo un movimento, ma dopo poco tutto mi si è aperto davanti e ho vissuto la bellezza del quadro d'insieme). Che bello quando oltre che a stupire, lo spettacolo affina lo sguardo dello spettatore! Quindi davvero complimenti a tutti, a tutti i corpi e a tutti i visi che, immagino con fatica, ci fanno vivere emozioni così. 

Carlotta

 

 

In Peter Pan si dice che ogni volta che una persona afferma "io non credo nelle fate", una fata muore; in questo caso io direi che ogni volta che uno spettatore afferma "io credo nel teatro", il teatro vive… e questa ne è una stupenda riprova. 

 

F.