In occasione del centenario della nascita di Albert Camus (1913-2013), Fondazione Teatro Due ha organizzato un programma di incontri, spettacoli ed esibizioni che sono culminati nel debutto de Lo Straniero, spettacolo diretto da Franco Però. A pochi giorni dalla ripresa (il 14 e 15 marzo alle ore 21.15 e il 16 marzo alle ore 16.00), vi raccontiamo cosa succedeva negli spazi di Teatro Due un anno fa.

Solitarie et Solidaire, così si era auto-definito lo stesso Camus, e così si è intitolata la rassegna di eventi dedicati allo scrittore, la cui articolata personalità intellettuale è stata presentata al pubblico attraverso l’analisi di tre temi cardine, il pensieroi luoghiil teatro, e attraverso la riflessione di alcuni filosofi e intellettuali contemporanei.

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Ad accompagnare gli eventi è stato un viaggio tra le immagini della vita dell’autore: fotografie, documenti, testimonianze di varia natura che hanno illustrato la sua figura.

 

 

 

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La serie di incontri ha coinvolto numerosi studiosi di Camus, che hanno saputo raccontare la figura dell’artista sotto diversi punti di vista: il Camus intellettuale, quello teatrale, quello cinematografico, e ovviamente quello letterario.

 

 

 

Però

 

Ad aprire la rassegna è stata la conferenza Albert Camus: un uomo in rivolta tenuta da Paolo Flores D’Arcais, massimo esperto dell’artista, filosofo, pubblicista e ricercatore universitario italiano, direttore della rivista MicroMega, introdotto da Franco Però, regista.

 

 

pubblico camus

A raccontare il Camus filosofo sono poi intervenute Samantha Novello e Rita Messori, mentre il Camus uomo di teatro è stato documentato dall’intervento di Marta Marchetti, docente di Discipline dello Spettacolo all’Università La Sapienza.

L’analisi del rapporto tra Camus e la scena è stata poi arricchita da due letture di romanzi dello scrittore: La Peste (con Graziano Piazza e Paolo Serra) e La Caduta (con Massimiliano Sbarsi). La Caduta verrà riproposta al pubblico il 14 e 15 marzo alle ore 20.00, il 16 marzo alle ore 17.30 e il 30 marzo alle ore 18.30.

 

il primo uomo

Oltre a teatro e letteratura, si è dato spazio anche al cinema, con la proiezione del film Il primo uomo (diretto da Gianni Amelio, pluripremiato regista italiano), adattamento del romanzo postumo di Camus, con numerosi elementi autobiografici, introdotto da Michele Guerra, ricercatore dell’Università degli Studi di Parma.