Lavorare con la luce naturale o artificiale è la base del lavoro del direttore della fotografia: Pasquale Mari coinvolgerà gli allievi in esercitazioni sull’illuminazione e sulla preparazione di un set dal punto di vista della fotografia, condividendo le sue importanti esperienze sia in ambito cinematografico che teatrale. Mari allestirà con gli allievi un set in vista di riprese che integrino luce naturale e artificiale. L’ultima giornata di lavoro sarà dedicata invece all’utilizzo della sola luce naturale.

 

Le attrezzature utilizzate durante il workshop sono fornite da Moviepeople, azienda da oltre 30 anni sul mercato italiano nel campo della cinematografia, della televisione e della fotografia professionale.

La domanda di ammissione al corso deve pervenire entro e non oltre venerdì 15 Giugno 2012 all’indirizzo divisionecinema@teatrodue.org oppure essere inviata per fax al numero 0521/233070.

Disegnatore luci e direttore della fotografia, Pasquale Mari proviene da una partecipazione trentennale alle compagnie Falso Movimento e Teatri Uniti, che ha fondato a Napoli insieme ai registi Mario Martone e Toni Servillo nel 1979 e nel 1986. Tra le sue direzioni di fotografia cinematografica più importanti, si ricordano: Il verificatore (1995) di Stefano Incerti (David di Donatello opera prima), Il bagno turco (1996), HaremSuare (1998 – Globo d’Oro alla fotografia-) e Le Fate Ignoranti (2001) di Ferzan Ozpetek, Teatro di Guerra (1999) di Mario Martone, Placido Rizzotto (2000 Sacher d’Oro alla fotografia) di Pasquale Scimeca, L’uomo in più (2001) di Paolo Sorrentino, I Promessi Sposi (2002) e Lezioni di Volo (2006) di Francesca Archibugi e L’ora di religione (presentato a Cannes nel 2002), Buongiorno, notte (a Venezia nel 2005) e Il regista di matrimoni (ancora a Cannes nel 2006) di Marco Bellocchio, premiato, quest’ultimo con il Globo d’Oro ed il Ciak d’Oro 2006 per la migliore fotografia. Nel 2010 ha firmato la fotografia del film Gorbaciof, con la regia di Incerti e interpretato da Toni Servillo, che è stato presentato alla mostra Cinematografica di Venezia di quell’anno e candidato al Globo d’Oro per la fotografia del 2011.