Dopo il diploma all’Accademia d’Arte Drammatica di Trieste, inizia l’apprendistato con  A. Trionfo, F. Enriquez, G. Wilson  e G. Lavia, del quale è assistente dal’80 all’83.
Il suo interesse è immediatamente focalizzato sulla drammaturgia contemporanea, straniera e  italiana.

Tanti sono gli autori o le opere che attraverso le sue regie saranno conosciuti dal pubblico italiano: da Mamet (American Buffalo, prima regia e prima assoluta in Italia di un opera del drammaturgo statunitense) a Shepard, da Fugard a Enquist, da M. Walser a Norén, da Jovanovic a Crimp, ma a anche Bigagli,  (Piccoli equivoci, al Festival di Spoleto del 1986, Premio IDI), Siciliano ( Singoli, premio IDI 1989), Cerami (da un laboratorio al Teatro Due-Stabile di Parma nasce Ring sul mondo del pugilato, Teatro Valle, 2000); l’interesse per il contemporaneo lo spinge poi a fondare la TEA (assieme a M. Venturiello, E. Pozzi, P. Maccarinelli, W. Le Moli, P. Villoresi, M. De Rossi) per dar vita al progetto ETI-Sala Umberto –stagione 2000/2001-, dove verranno presentati  in forma di mise en espace, spettacoli, letture e materiali video dei più interessanti e, per lo più poco conosciuti, autori e testi contemporanei. E lo stesso interesse lo spingerà a portare quella esperienza fino al 2005 al Teatro Festival Parma, di cui diviene socio.

Pur continuando a proporre autori contemporanei (sono ancora in tournée Honour della Murray-Smith e il durissimo racconto di P. Roveredo  Caracreatura), negl’anni l’attenzione si sposta tanto verso i classici contemporanei (il Claudel di Partage de Midi, il Pirandello di Uno, nessuno, centomila, e soprattutto il Camus de Lo straniero: spettacolo allestito per lo Stabile di Parma, dopo le tournée italiane è invitato al Festival internazionale di Teheran  del 2001, dove viene premiato – la versione francese di questo spettacolo e l’adattamento del romanzo di Pirandello saranno poi le occasioni per la collaborazione con lo svizzero Théatre Populaire Romand di La Chaux-de-Fonds; e ancora  Beckett, con diverse messe in scena, tra le quali  Senza voce, tra le voci racchiuse con me,  dalle opere brevi, per la compagnia Glauco Mauri, premio della Critica 1991/92), quanto verso i classici tout court, tra gli altri: Goethe – Viaggio in Italia -, Marivaux – La mère confidente – , Goldoni – L’uomo prudente-.

Negli ultimi anni affianca all’attività di regista quella dell’autore; tra le varie opere: in collaborazione con Renato Sarti scrive E’ vietato digiunare in spiaggia, sulla figura di Danilo Dolci (con cui si apre la stagione 2007/2008 del Valle, Roma), con Sabrina Morena, Il viaggio di Caterina (2010, Teatro Stabile FVG-Il Rossetti, Trieste).

Presente in numerosi Festival, da Spoleto alle Orestiadi di Gibellina, dai lontani Sant’Arcangelo  e  Italy in Houston (USA), dal  Mittelfest a quello di Asti, Borgio Verezzi o Taormina.

Presente pure nel campo della lirica con regie delle opere di Smetana, Puccini, Verdi, De Falla, Schoenberg ai teatri La Fenice di Venezia, Verdi di Trieste, Regio di Parma.

Nel 2008 diventa socio del Teatro Festival Parma.