GIROTONDO KABARETT
di Arthur Schnitzler
traduzione di Giuseppe Farese
traduzione di Giuseppe Farese
Il Kabarett
Kleine Kabarett Orchestra
violino Simona Cazzulani, pianoforte Alessandra Mauro, sax Giorgia Marra,
tromba Anna Vita, batteria Maria Veronica Bigliardi
La Cantante Fiorella Ceccacci Rubino
La Prostituta Cristina Violetta Latte
Il Soldato Davide Gagliardini
La Cameriera Sabrina Fraternali
Il Giovane Signore Luca Nucera
La Giovane Signora Paola De Crescenzo
Il Marito Massimiliano Sbarsi
La Dolce Fanciulla Maria Laura Palmeri
Il Poeta Emanuele Vezzoli
L’Attrice Carola Stagnaro
Il Conte Nanni Tormen
Il Soprano Giuseppina Piunti
L’aspirante Artista Francesca Tripaldi
L’aspirante Musicista Carlo Sella
L’Habitué Laura Cleri
Dramaturg Cristina Cattellani
Il Cameriere lento Marcello Vazzoler
Il Cameriere veloce Luca Giombi
musiche a cura di Alessandro Nidi
regia Walter Le Moli
scene Tiziano Santi
costumi Gianluca Falaschi
luci Claudio Coloretti
produzione Fondazione Teatro Due
un particolare ringraziamento alla Fondazione Arturo Toscanini
Spazio Bignardi
dal 9 al 12 e il 18 e 19 gennaio 2019, dalle ore 20:00
13 e 20 gennaio dalle ore 16:00
Ai Signori e alle Signore che lo desiderano sarà servita la cena
Gradito l’abito scuro
Il sensuale e ammaliante Girotondo di Arthur Schnitzler, quel vortice erotico in cui dieci personaggi di estrazione ed età diverse si incontrano coppia dopo coppia e danno vita a una danza di seduzione, diventa un Kabarett. Artisti e aspiranti tali, cantanti d’opera e jazzisti, critici d’arte e habitués, cuochi e camerieri invadono un Kabarett della vecchia Europa degli anni ‘20 e ’30 che esalta l’eros, in un gioco di fresca e vitale sensualità guidato dalle donne e condotto con elegante ironia, coinvolgendo il pubblico ad abbracciare la frizzante libertà che il teatro della borghesia ottocentesca e i dettami wagneriani avevano imbrigliato. Gli ospiti del Kabarett, invitati a partecipare in abito scuro, sono avvolti in una giostra di numeri, accompagnati da una cena o da un drink.
La Prostituta, il Soldato, la Cameriera, il Giovane Signore, la Giovane Signora, il Marito, la Dolce Fanciulla, il Poeta, l’Attrice e il Conte giocano, due alla volta, con i sogni, le perversioni, le debolezze e i witz della Vienna fin de siècle, affidando totalmente il compito della seduzione all’arguzia della parola, modulata dall’espressività dei caratteri coinvolti. Il girotondo dell’eros è anche un’ascesa dalla lingua scarna, semplice, bassa del soldato e della prostituta, attraverso la lingua della solida austerità borghese e luterana del marito, fino alla lingua frantumata da pause e interruzioni del Conte, allegoria della grandezza passata dell’Impero Asburgico, ormai abbattuto.
Dialogano con i dieci quadri del Girotondo alcuni numeri musicali fra cui alcune preziosità come il valzer Liebelei composto da Arthur Schnitzler stesso, finissimo interprete del rivoluzionario clima musicale viennese di Mahler, Brahms e Bruckner e la Sonata erotica di Erwin Schulhoff, follia musicale di stampo dadaista, il cui ascolto il compositore riserva al solo pubblico maschile (!Nur für Herren!, come recita la partitura).
Al Kabarett di Girotondo
la vita è bellissima.
Eros, Canzoni, Musica, Attrici (molte), Attori (alcuni), Cantanti, Musiciste, Pantomime, Sorrisi…
Nell’ambito di Girotondo Kabarett sarà eseguita, per la prima volta in Italia, la Sonata Erotica di Erwin Schulhoff.
Scritto negli ultimissimi anni del diciannovesimo secolo ma sfuggito alla censura solo dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, Girotondo è un vortice infinito in cui i dieci personaggi, appartenenti a dieci differenti classi sociali, si incontrano coppia dopo coppia e danno vita a una “danse macabre” di seduzione che crea un effetto domino sul concatenarsi delle azioni. In un arguto gioco teatrale, ogni personaggio si troverà a sedurre tutti gli altri, innescando un circolo vizioso, un girotondo appunto, inquietante e grottesco.
Alla base di questo cinico affresco della società c’è l’aridità e la furia dei rapporti umani: se ognuno degli incontri tra i personaggi culmina in ménage sessuale, tutti i rapporti hanno però in comune l’assenza di vero sentimento e di sincerità. Non c’è spazio per l’amore: i contatti umani si riducono a un mero scambio erotico-sessuale in cui l’istinto furioso non conosce limite. Il linguaggio è grottesco, la comunicazione è ambigua e cela sempre i suoi intenti, sottendendo a una banalità che rivela quanto sia impossibile giungere alla profondità e alla purezza di qualcosa di vero. In quest’ottica Girotondo è il ritratto di una società svuotata e superficiale, in cui la danza della seduzione è l’unico elemento che veramente esiste nel deserto delle relazioni umane, che solo nel sesso trovano un momento di incontro e di scambio.