SOLITAIRE ET SOLIDAIRE

DEDICA AD ALBERT CAMUS A CENT’ANNI DALLA NASCITA

22 MARZO 2013, ORE 17.30 – TEATRO DUE

Incontro con SAMANTHA NOVELLO e RITA MESSORI

PENSARE CAMUS

Rita Messori è docente di Estetica presso l’Università degli Studi di Parma. Dal 1998 fa parte della redazione di Studi di estetica (Bologna), dal 2002 della Società Italiana di Estetica, dal 2006 del comitato scientifico della rivista Arquitectonics (Barcellona). Il rapporto tra estetica e tradizione poetico-retorica è uno dei suoi principali interessi; a questo tema ha dedicato articoli, traduzioni e volumi, tra i quali Le forme dell’apparire. Estetica, ermeneutica e umanesimo nel pensiero di Ernesto Grassi (Palermo 2001); La parola itinerante.  Spazialità del linguaggio metaforico e di traduzione (Modena, Mucchi 2001); Un’etica della parola: tra Ricoeur e Dufrenne (Palermo 2011).

Samantha Novello è docente di Filosofia, Psicologia e Scienze dell’Educazione; Master of Philosophy (MPhil) in Political Thought and Intellectual History (Univ. di Cambridge – UK); Dottore di ricerca in Scienze Politiche e Sociali (Istituto Univ. Europeo di Fiesole, FI) con una tesi sul pensiero politico di Camus e Hannah Arendt; Dottore di ricerca in Studi Politici – Storia e teoria (Univ. di Torino) con una tesi sui rapporti fra Camus e gli intellettuali italiani. Ha collaborato ai volumi I e III della nuova edizione Pléiade delle OEuvres Complètes di Albert Camus (Gallimard) ed è autrice di Albert Camus as Political Thinker (Palgrave Macmillan 2010).

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23 MARZO 2013 –  TEATRO DUE

ORE 18.30 incontro introduttivo a cura di JULIE BERNARD

ORE 21.00 LA PESTE

con Graziano Piazza e Paolo Serra

La Peste venne pubblicato nel 1947 e fu il primo grande successo di Albert Camus, venduto da allora in più di 5 milioni di esemplari. La peste è costruito come una tragedia in cinque atti, in cui l’azione si situa nell’aprile degli anni ‘40 a Orano, città nord africana, colonia francese, colpita da un’epidemia inesorabile e tremenda. Isolata con un cordone sanitario dal resto del mondo, affamata, incapace di fermare la pestilenza, la città diventa il palcoscenico di un’umanità al limite tra disgregazione e solidarietà. La fede religiosa, l’egoismo, l’indifferenza, il panico, il sentimento del proprio dovere sono i protagonisti della vicenda. Se con Lo straniero Camus scandaglia l’animo del singolo essere umano, ne La peste assistiamo allo studio della psicologia di un intero paese: La peste diventa il male dell’intera comunità e i suoi effetti si abbattono con violenza su chi si salva dal contagio ancor più che sui malati.

INFO: L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili; la prenotazione per la lettura de LA PESTE è necessaria: tel. 0521 289659, info@teatrodue.org.