JEAN COCTEAU – Poésie de Théâtre

mostra a cura di Mauro Carrera

consulenza scientifica Elena Fermi

prestatore Collezione Uroburo

produzione Fondazione Teatro Due

con il patrocinio di Comité Jean Cocteau

con la collaborazione di  

Accademia Nazionale di Belle Arti di Parma, Archivio di Stato di Parma, Fondazione D'Ars Oscar Signorini onlus di Milano, Associazione Culturale Italo-Francese di Parma, Mailartmeeting archives, Archivio del Libro d’artista di Milano

testi di Mauro Carrera, Elena Fermi

fotografie Mauro Davoli, Alessandro Azzoni

 

 Inaugurerà mercoledì 7 marzo 2012, dalle ore 18.30, presso gli spazi di Teatro Due, a Parma in Viale Basetti 12/A, in occasione del debutto giovedì 8 marzo dello spettacolo La voce umana (regia di Walter Le Moli, con Mascia Musy), la mostra JEAN COCTEAU Poésie de Théâtre. L’allestimento, che presenta al pubblico il talento versatile del grande poeta e artista grazie alle numerose opere della Collezione Uroburo, è a cura di Mauro Carrera, con la consulenza scientifica di Elena Fermi e proseguirà fino a domenica 18 marzo, durante tutte le sere di spettacolo (in pomeridiana la domenica, chiusura il lunedì), ad ingresso libero, un’ora prima dell’inizio delle rappresentazioni.

L’inaugurazione coinciderà con un incontro, alle ore 18.30, di presentazione del progetto e di approfondimento sull’opera di Jean Cocteau a cui saranno presenti l’esperta di Cocteau Elena Fermi e il regista Walter Le Moli.

L’esposizione ha il patrocinio del Comité Jean Cocteau e dell’Ambasciata di Francia in Italia e inoltre è realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Belle Arti, l’Archivio di Stato, l’Associazione Culturale Italo-Francese di Parma, la Fondazione D'Ars Oscar Signorini onlus, l’Archivio del Libro d’artista di Milano e i Mailartmeeting Archives.

Dopo le esposizioni a Palazzo Gallenga Stuart di Perugia (2004), all’Archivio di Stato di Parma (2005 e 2007), alla Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo-PR (2005), a Palazzo delle Stelline di Milano (2008), all’Oratorio Madonna delle Grazie e Torre del Mastio di Vigoleno -PC (2011), la Collezione Uroburo arriva negli spazi di Teatro Due a Parma con il progetto JEAN COCTEAU Poésie de Théâtre, che s’iscrive nella Stagione 2011/2012 di Fondazione Teatro Due, e incornicia il debutto del nuovo spettacolo di Fondazione Teatro Due La voce umana (in scena dal 6 al 10 marzo 2012), diretto da Walter Le Moli e interpretato da Mascia Musy, scritto da Jean Cocteau nel 1930 per Berthe Bovy ed andato in scena per la prima volta a Parigi alla Comédie Française.

Jean Maurice Eugène Clément Cocteau (1889 – 1963) fu poeta, romanziere, drammaturgo, regista, pittore, saggista e critico. Artista e intellettuale mondano e di successo, vivace protagonista e acuto testimone della vita culturale ed artistica del suo tempo, a cavallo tra la Belle Époque e le Avanguardie, scopritore di talenti – fra gli altri Radiguet, Genet, Marais –, voce narrante del Novecento, Cocteau collaborò con i più grandi artisti del secolo scorso e fu amico di Proust, Apollinaire, Picasso, Satie, Stravinsky, Modigliani, de Chirico.

Con l’intento di dare testimonianza di questa sua polimorfa e prolifica attività artistica e mondana, il progetto Jean Cocteau. Poésie de théâtre prevede l’esposizione di opere originali di Jean Cocteau affiancate da opere di artisti contemporanei, omaggi al poeta, corredate da un filmato con colonna sonora originale.

Il disegno era uno dei veicoli di espressione della poesia di Cocteau e a Teatro Due saranno presentate alcune sue opere grafiche, disegni d’occasione in gran parte inediti, litografie e libri d’artista. Accanto ai celebri profili orfici, il pubblico potrà ammirare ritratti occasionali dei numerosi amici e vari disegni erotici. Per delineare il contesto storico-artistico di cui Cocteau è stato protagonista e per confrontarsi con la sua raffinata scrittura, rapida, incisiva e chiarificante, saranno poi presentati manoscritti, dattiloscritti originali con correzioni autografe di sue opere (tra cui Lettre aux Américains), oltre a fotografie, documenti di varia natura e testimonianze di numerosi rapporti con intellettuali (da D’Annunzio a Valéry, da Moréno a Maurois).

La Collezione Uroburo (omaggio a Cocteau), nata nel 2004 come work in progress, raccoglie inoltre le opere di numerosi artisti di rilevanza nazionale e internazionale (tra cui Albani, Arcangelo, Bianchi, Boero, Calabria, Carmi, Casiraghy, Ceccobelli, Cesari, Collini, Corsa, Dangelo, Di Stasio, Donzelli, Galliani, Galliano, Isgrò, Maggi, Nicolotti, Ontani, Patella, Pizzi Cannella, Pozzati, Stefanoni, Tommasi Ferroni, Xerra), fornendo una panoramica delle diverse espressioni artistiche e dei codici espressivi contemporanei (dalla figurazione all’astrattismo, dalla fotografia alla poesia visiva, dalla computer-art all’anacronismo, dall’istallazione alla mail art), e testimoniando l'influenza e il fascino che Jean Cocteau continua ad esercitare sul mondo dell’arte.

Tra le opere della Collezione Uroburo emergono il libro d’artista Le joli cœur, a cura di Anna Boschi e Mauro Carrera, realizzato grazie alla collaborazione del Mailartmeeting archives, cui hanno partecipato 63 artisti italiani e francesi e il libro d’artista Livre d’Or, a cura di Fedi e Gini dell’Archivio Libri d’Artista di Milano.

Saranno inoltre presentate in anteprima assoluta le tavole del fumetto d’artista La Chanson de Jean et Edith, di Francesco Tosi e Mauro Carrera, che illustra il rapporto tra Jean Cocteau e Edith Piaf e che verrà pubblicato nel 2013 in occasione del cinquantenario della morte dei due celebri artisti.