JEDERMANN
Il dramma della morte del ricco

di Hugo von Hofmannstahl

con Cristina Cattellani, Fiorella Ceccacci Rubino, Laura Cleri, Giancarlo Condè, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Luca Nucera, Nanni Tormen, Massimiliano Sbarsi, Carlo Sella, Emanuele Vezzoli

a cura di Walter Le Moli

 

produzione Fondazione Teatro Due

Spazio Bignardi

7 dicembre 2017 ore 20.30

Terminato nel 1911 dopo una gestazione lunga quasi dieci anni, Jedermann è l’opera che Hugo von Hofmannstahl scrive ispirandosi alla tradizione dei morality plays e dei misteries medievali. La caratteristica di questo dramma in versi è l’uso di personaggi che appartengono a tre livelli diversi: ci sono gli esseri umani, tra cui Ognuno, il protagonista; ci sono le personificazioni dei vizi e delle virtù umane, come Mammona e Lascivia, Opere e Fede; ci sono, infine, personaggi divini, Domineddio in persona, che compare all’inizio del dramma, e il Diavolo. Richiamandosi alle Sacre Rappresentazioni del Medioevo, Hofmannstahl indaga le possibilità di una narrazione appartenente al passato senza tentare modernizzazioni, e allo stesso tempo tratta l’universo dell’uomo medio, che viene attirato sia dalla sua voglia di vivere e di costruirsi il proprio destino, sia dalle angosce di chi deve comparire davanti al giudizio dell’Onnipotente. Questa visione della morte come giudizio immediato nonché individuale dell’uomo richiama la tradizione cattolica medievale, in cui la vita terrena era intesa solo come un passaggio necessario alla purificazione (o alla dannazione eterna) dell’anima.

Jedermann ha ispirato una leggendaria regia di Max Reinhardt che ha inaugurato il neonato Festival di Salisburgo (di cui Hofmannstahl, lo stesso Reinhardt e il compositore Richard Strauss furono i fondatori nel 1920), ambientata sul sagrato e nella piazza del Duomo, luogo in cui viene tutt’oggi allestito il testo, che annualmente è prodotto all’interno del Festival in nuovi allestimenti che coinvolgono grandi attori e registi.

L’attenzione allo scavo nell’interiorità di un uomo (e di ogni uomo) rispetto alla morte, alla responsabilità sociale e al rapporto con il divino e con se stesso propongono una visione estremamente moderna e problematica dell’essere umano, oltre a rimarcare l’assoluto interesse di un autore come Hugo von Hofmannstahl.

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