Comincerà nel pomeriggio e terminerà solo a notte fonda, quasi mattina, la speciale kermesse di produzioni di Fondazione Teatro Due che costituirà il cuore di Teatro Festival 2013. Una maratona di teatro, musica e danza che vedrà avvicendarsi su tre palchi sei spettacoli, di cui due novità firmate Walter Le Moli e Michela Lucenti / Balletto Civile.

Una lunga notte di teatro in cui il pubblico potrà vivere a pieno l’eccezionale progetto produttivo e creativo di Fondazione Teatro Due e del suo Ensemble Stabile di artisti: un repertorio vivo che ogni anno si arricchisce di nuovi contributi sul modello delle grandi istituzioni europee; 6 spettacoli in scena dunque per più di 10 ore di rappresentazione, con oltre 30 attori coinvolti, e più di 50 artisti al lavoro, tutto in una notte.

Un’occasione unica per immergersi nel teatro d’autore, partendo da Aristofane interpretato e diretto dall’Ensemble Stabile di attori di Teatro Due, che affronta attraverso Le rane la cruciale questione del ruolo politico della cultura, dell’arte, della poesia e del teatro nella società civile; passando a Shakespeare con Molto Rumore per nulla, che nell’allestimento curato da Walter Le Moli si trasforma in uno spettacolo di teatro musicale dall’atmosfera retrò e d’oltreoceano; proseguendo con un cameo dal Mercante di Venezia dedicato a Shylock e curato da Carmelo Rifici; saltando al surreale Così è (se vi pare) di Pirandello, firmato da Alessandro Averone, così come i; fino a Line – La fila di Horovitz, un testo di teatro dell’assurdo contemporaneo divenuto di culto e di nuovo firmato da Walter Le Moli; e al nuovissimo Brennero Crash, produzione italo-tedesca di teatro danza musicale, in cui Balletto Civile diretto da Michela Lucenti e gli attori, cantanti e musicisti del Neuköllner Oper di Berlino abbattono i canoni classici dei generi scenici in un’esplosione di energia e linguaggi.

Tutto questo e molto altro prenderanno forma e vita nelle tre sale di Teatro Due, in una notte di autunno che vedrà un campione del prezioso repertorio classico e contemporaneo della drammaturgia mondiale dispiegato in scena: uno sguardo ampio sul teatro, sul pubblico, sulla creazione; un’esperienza intensa, da vivere tutta d’un fiato, lasciandosi trasportare dalle parole e dai corpi sapienti; un’avventura attraverso alcuni dei mondi possibili, in cui perdersi per poi ritrovarsi.