Faremo un bel viaggio a Teatro Due. Partiremo da qui, seduti composti per attraversare tutta Parma. Quella che fu, quella che è, quella che non è mai stata, reale o immaginaria. La spoglieremo un po’ e intanto la calpesteremo, ma senza violenza. Saranno i suoi autori a scoprirla, in un racconto lunghissimo e polifonico: ci sono Barilli, Bertoli, Zavattini e Guareschi a parlare, insieme a Bevilacqua  e Malerba, di un passato recente. “Parma chiudeva entro i suoi bastioni umidi un dedalo di straducole, porticati, tane e borghetti carichi di passione, di violenza e di generosità. Covi di anarchici e di bombardieri ratés, le sue osterie erano sempre piene di vociferazioni e di canti.” Scrive Barilli nel 1931. Chi se la ricorda? Secolo scorso, una Parma passata, così come appartiene al passato anche l’odore del bosco e del sangue che descrive Bertoli nella Quarantasettesima o la Parma del cuore di cui parla Bevilacqua mentre attraversa il suo Oltretorrente, anarchico come Picelli. Entreremo nel Mondo Piccolo per toccare poi di nuovo con un dito gli appennini, le strade umide della città oppure per andare molto più lontano, con un areoplano più che di carta, fatto di pagine. Saranno Paolo Nori, Davide Barilli, Guido Conti, Valerio Varesi e Beppe Sebaste a riaccompagnarci a casa, verso un presente più conosciuto.

Roberto Abbati e Tania Rocchetta leggeranno, mentre Giovanni Ronchini e Davide Barilli presenteranno l’incontro del 23 aprile, che è, non per un caso, la giornata mondiale del libro.

Letteralmente Novecento, Teatro Due martedì 23 aprile ore 18.30. Ingresso libero fino a esaurimento posti, si consiglia la prenotazione a 0521 289659