Schauspielhaus Graz e Szputnyik Shipping Company

di Peter Handke

con Martina Stilp, Zoltán Szabó, Simon Ferenc Tóth, Péter Jankovics, Marina Gera
Jan Thümer, Gábor Fábián, Löte Koblicska, Steffi Krautz, Andrea Wenzl, Kata Petö
Sebastian Reiß, Sophie Hottinger, Thomas Frank, Anna Hay

musicisti
Klaus von Heydenaber (pianoforte)
Stéphanie Grandpierre/Claire Quezel (violino)
Maria Serafin/Lana Beraković (violoncello)

regia Viktor Bodó

Nell’originale forma teatrale di una lunghissima didascalia-racconto Peter Handke, maestro della descrizione, crea uno straordinario atto senza parole raccontando la vita di una piazza nell’arco di una giornata. Un flusso ininterrotto di personaggi, frammenti e vite di epoche diverse si incontrano. Lo sguardo ingrandisce particolari a cui normalmente non si presta alcuna attenzione; mille episodi quotidiani tra uomini, donne, in gruppo o solitari, si trasformano di volta in volta in spietati o esilaranti momenti di vita.
Viktor Bodò, tra i più interessanti registi del panorama europeo contemporaneo, artista di punta del Teatro Katona di Budapest (che il pubblico di Teatro Due ha apprezzato nel kafkiano Mi tritano e sparisco), disegna paesaggi interiori e sociali con una vitalità scenica davvero incantevole e sbalorditiva, con l’aiuto di un cameraman e di un magnifico universo musicale eseguito dal vivo, gioca con la macchina delle illusioni del teatro come con un'amante.
Il teatro diventa cinema muto, concerto, danza di esseri umani inconsapevoli e schiacciati dalla ineludibile normalità.
Testo estremo L’ora in cui non sapevamo niente l’uno dell’altro ha interessato molti teatri europei, dal Burgheater di Vienna che lo ha messo in scena con la regia di Claus Peymann, alla Schaubüne di Berlino dove lo ha diretto Luc Bondy, fino all’applauditissima versione di James Macdonald per il Royal National Theatre di Londra.