LUNGS

di Duncan Macmillan
traduzione di Matteo Colombo

con
Sara Putignano
Davide Gagliardini

regia Massimiliano Farau

 

produzione Fondazione Teatro Due

Piccola Sala

2, 3, 6, 7, 9 e 10 novembre 2018, ore 20.30
4 novembre, ore 16.00

lungs6

In un’epoca di ansia globale, terrorismo, incertezza climatica e instabilità politica, una giovane coppia inizia la fatidica discussione sull’avere o meno un bambino, in un tempo serrato che non lascia spazio neanche al respiro. A pensarci troppo su, si finisce per non farlo più; a affrettare la decisione al contrario si potrebbe incorrere in un disastro. Avere un bambino è una scelta da farsi per le giuste ragioni, pensano M. e W.: ma quali sono esattamente queste giuste ragioni? Che cosa verrà distrutto per primo in questa estenuante decisione? Il loro rapporto di coppia o l’ambiente? Lentamente il fuoco del testo si sposta sull’argomento ecologico, sulla salvezza del pianeta e sull’assicurare alle future generazioni dell’aria respirabile. Finché non ci si rende conto che il punto diviene la capacità polmonare dei due personaggi in scena, con battute lunghe una pagina stampata. Così il dialogo franto, elusivo, fatto di pensieri confusi, recriminazioni, deliri, frecciate e scuse, segue i protagonisti lungo le contorte traiettorie di una difficile scelta e delle sue conseguenze. E oltre: fra delusioni, rotture, riconciliazioni e un inaspettato finale, in cui il tempo subisce un’accelerazione spiazzante e commovente.

La nuova drammaturgia inglese, la coppia contemporanea, l’etica ecologica dei nostri anni 2000, due giovani interpreti talentuosi, una scena nuda e battute a perdifiato: Lungs (in italiano “polmoni”) è una pièce semplice, come respirare, e come il respiro ha un ritmo serrato di fiati, violento e delicato, struggente e divertente. Si delinea così un ritratto attuale e ironico di una storia d’amore qualunque, spiazzante e brutalmente onesta, divertente e tagliente, che dà voce a una generazione per la quale l’incertezza è un modo di vivere, un ambiente liquido in cui fluttuare in due. Attraverso una successione vertiginosa di dialoghi, che riproducono con virtuosistica esattezza il parlato, Macmillan ci conduce lungo le stazioni di una relazione amorosa che diventa una finestra sulla contemporaneità.  Il palcoscenico spoglio permette alla macchina scenica continui salti nello spazio e nel tempo, e consegna al pubblico la nuda dinamica del discorso amoroso.

“Che cosa accade all’istinto in un’epoca dominata dall’incertezza, dalle catastrofi ecologiche, dalla crisi globale? Macmillan, si pone la domanda attraverso le voci di questa giovane coppia, eticamente rigorosa, determinata a fare la scelta giusta. Ma difronte alla loro coscienza, il primo dubbio che sorge nell’ascoltatore è se questa non copra la paura di diventare adulti, di confrontarsi con un impegno definitivo che richiede di amare un essere che ancora non esiste. E’ questa l’incertezza più radicale nei protagonisti; la loro capacità di amare però, scopriranno e scopriremo, è più grande e tenace di quanto potessero immaginare”.

Massimiliano Farau

“Massimiliano Farau ha lavorato con Sara Putignano e Davide Gagliardini in punta di penna, ha chiesto ai suoi attori di essere, di scordarsi il recitato e di vivere quelle situazioni, quelle parole con normalità, con presenza attiva e vera su ogni tono, su ogni pausa, su una scena azzurra come il cielo, a due o tre metri dal pubblico in un confronto che non ha la mediazione della distanza […] Un lavoro teatrale di altissima onestà, di prezioso scrupolo attoriale, di sapere registico al servizio di chi è in scena e di chi assiste.”

Nicola Arrigoni

Lungs è, nella sua vivace immediatezza, nell’apparente naturalismo discorsivo, spettacolo davvero arduo, difficile da tenere teso, proprio per quel parlare intenso, continuo, spezzato […] E in uno spazio vuoto, nella sala piccola, con il pubblico vicinissimo: basta un passo, una diversa espressione, e cambia la situazione, dall’alba alla sera, fuori/dentro.”

Valeria Ottolenghi