Gesher Theatre (Jaffa, Tel Aviv) MOMIK tratto da “Vedi alla voce amore” di David Grossman adattamento Yevgeny Arye e Lena Laskina con Amnon Wolf, Guy Krasner/Jonathan Franko, Ruth Heilovsky/Vainberg Michal, Leonid Kanevsky, Natalya Voitulevich-Manor, Alexander Senderovich, Yevgeny Terletzky Vladimir, Halemsky/Kamenko Klim, Boris Achanov/Vladimir Halemsky, Victor Sokolov arrangiamento musicale e suono Michael Vaisburd scene Michael Kramenko luci Bueno Avi Iona (Bambi) costumi Rakefet Levy testo in lingua ebraica Ben Bar-Shavit assistente alla regia Lena Kreindlin regia Yevgeny Arye
I genitori di Momik sono ebrei polacchi sopravvissuti all’Olocausto. Momik è un bambino di nove anni cresciuto nella Gerusalemme degli anni ‘50 in un’atmosfera di silenzio segreto e di malcelata paura. I grandi si rifiutano di rispondere alle sue domande a proposito della loro vita nell’Europa nazista che nessuno nomina indicandola con un generico “laggiù” così Momik inventa una terra immaginaria “laggiù” dove la sua famiglia viveva felicemente prima della Guerra. Chiunque lo circondi viene da “laggiù” e tutti costoro serbano ricordi dolorosi della “Bestia Nazista” che li ha torturati e ha ucciso le loro famiglie. Momik decide così di rievocare quell’incubo per riuscire ad esorcizzarlo. Momik, parte di Vedi alla voce amore di David Grossman, è stato scritto vent’anni fa e da allora tradotto in più di dieci lingue. Il libro racconta la storia dei superstiti dell’Olocausto vista da un bambino di nove anni, un membro della cosiddetta seconda generazione nata dagli immigrati in Israele dopo la seconda Guerra mondiale. Lo spettacolo non evoca direttamente l’Olocausto, ma, tramite una visualità molto ricca, racconta come ricordi traumatici divengano parte della vita di tutti i giorni. Il protagonista, Momik, pone domande difficili e con l’ingenuità e l’immaginazione tipica del bambino, prova a trovare loro delle risposte…Triste, divertente e grottesco, Momik è interpretato dai migliori attori del Gesher Theater. Il Gesher Theatre è stato fondato in Israele dal regista moscovita Yevgeny Arie nel 1991. Fin dalla loro prima produzione Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppa, Gesher è stato acclamato dalla stampa nazionale come “il miracolo russo del teatro Israeliano”. Gesher, che in ebraico significa ponte, ha creato effettivamente un importante tramite fra le cultura russa e quella israeliana.
Produzione Gesher Theatre (Giaffa, Tel Aviv) 28 ottobre 2008 ore 21.00 29 ottobre 2008 ore 20.00 Spettacolo in lingua originale con sopratitoli in italiano