La famiglia Darling: MR. DARLING ROBERTO ABBATI MRS. DARLING LAURA CLERI WENDY DARLING ROBERTA CORTESI JOHN DARLING GIANCARLO JUDICA CORDIGLIA MICHAEL DARLING MARCELLO VAZZOLER NANA TANIA ROCCHETTA Cagna Terranova, bambinaia e narratrice PETER LORENZO FONTANA Bambino fantastico, immemore, eterno. DING – DING LA STAGNINA Fata I Perduti: TUT – TUT CRISTINA CATTELLANI SECONDASCELTA-DIFETTOSO MARIA GRAZIA SOLANO PRIMO GEMELLO SAX NICOSIA SECONDO GEMELLO SAX NICOSIA I Pirati: CAPITANO UNCINO PAOLO BOCELLI SPUGNA – ELETTODIDDIO ROBERTO ABBATI STURKY – RIGIDO LAURA CLERI COCCODRILLO…… TANIA ROCCHETTA musiche Andrea Chenna Eseguite da BANDA BARETTI Simone Bosco (percussioni) Stefano Risso (basso) Angelo Conto (tastiere) luci Luca Bronzo costumi Gianluca Falaschi spazio scenico, regia Davide Livermore aiuto regia Sergio Licursi

A cento anni dalla stesura dell’opera teatrale, che dal 1904 al 1954 in Inghilterra è stata recitata più di diecimila volte e in cui si sono cimentati gli attori più prestigiosi della scena britannica, Fondazione Teatro Due ne propone una versione che recupera il testo originale spogliandolo dalle edulcorate e ipersemplificate note disneyane per arrivare ad una messa in scena basata sulla fisicità, sulla musica e sui temi originali che il testo di Barrie contiene: l’incapacità di crescere e accettare le proprie responsabilità, la contrapposizione tra l’incanto del mondo infantile e l’aridità di quello degli adulti e l’elaborazione del lutto o meglio, come sottolinea il regista, “l’impossibilità di elaborare un lutto e le conseguenze che questo comporta. Quando veniamo investiti da un evento drammatico, siamo più portati a rimuovere piuttosto che ad elaborare l’accaduto: giochiamo ad andare avanti, giochiamo a non pensarci più.” Peter Pan attinge direttamente al mito di origine greca: il distacco dall’infanzia è avvertito come morte, i riti di passaggio dall’infanzia all’età adulta sono motivo di grande sofferenza e provocano traumi e lutti di estrema ferocia: riti che la letteratura nordica europea conosce e descrive. La messa in scena curata da Davide Livermore è attraversata da questa cupezza e resa con chiari riferimenti alla realtà contemporanea in termini iconografici e musicali (da Mozart agli Europe). Contaminazioni sonore, visive e temporali costruiscono una storia che nascondono sotto una parvenza di divertimento e colore un carsico sentimento di disperazione dato da una sospensione temporale destinata ad interrompersi e ad essere precipitata nella realtà. I Perduti della Terradimai sembrano reduci di Woodstock: una folla di ragazzi che giocano alla libertà “coccolati” da un sogno generato da musica, droga e sesso. La musicalità è dunque il filo conduttore di questo spettacolo. I suoni prodotti dagli attori fuori palco sono il vero ornato scenografico in un ambiente neutro che diventerà tanti luoghi a seconda dell’interazione tra gli attori: casa Darling, la Terradimai e la nave dei pirati. Il cast è composto da undici attori: Roberto Abbati, Paolo Bocelli, Cristina Catellani, Laura Cleri, Giancarlo Judica Cordiglia, Roberta Cortese, Lorenzo Fontana, Sax Nicosia, Tania Rocchetta, Maria Grazia Solano, Marcello Vazzoler e tre musicisti Simone Bosco, Angelo Conto e Stefano Risso della Banda Baretti che eseguiranno dal vivo le creazioni sonore di Andrea Chenna.