Pino Pascali. Mediterraneo Metropolitano è una mostra innovativa dedicata all’artista pugliese che verrà inaugurata a Teatro Due (Spazio Minimo e Spazio Caldaie), in Viale Basetti 12/A a Parma, il prossimo venerdì 3 febbraio e proseguirà fino al 26 febbraio 2012. La mostra mette in risalto l’amore di Pascali per la sua terra natia (Polignano a Mare in provincia di Bari) legata a quei valori tipici del mondo contadino e, allo stesso tempo, il fascino che su di lui esercitava l’energia totalmente nuova della metropoli americana. L’iniziativa è a cura di Enza Bergantino e Rossella Romito, studentesse del Corso di Laurea in Storia, critica e organizzazione delle Arti e dello Spettacolo dell’Università di Parma. Il progetto di mostra nasce dall'idea di voler dare continuità alla mostra didattica che le studentesse hanno realizzato nell’ambito del workshop “Pensare per fare”, tenuto dalla Professoressa Francesca Zanella ed è supportato dal finanziamento proveniente dal Bando per le Attività Culturali e Sociali degli Studenti dell’Università di Parma per l’anno 2011.

La mostra intende ricostruire, attraverso un taglio critico e tematico originale e innovativo, il ruolo di Pino Pascali quale creatore di campagne pubblicitarie, in particolare dei video mandati in onda nella trasmissione RAI Carosello. La mostra ripercorre la produzione pubblicitaria di Pascali, che tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta ha lavorato in RAI come aiuto scenografo e presso la casa di produzione pubblicitaria Lodolo Film quale ideatore di personaggi e creatore di storyboard. Nel giro di pochi anni, Pascali ha popolato il Carosello di personaggi stravaganti, protagonisti di brevi film di animazione rimasti celebri nella storia della televisione. L’intento della mostra è anche di sottolineare come nell’attività di Pascali si possano riscontrare due anime, solo apparentemente in contrasto tra loro: la cultura mediterranea e il contesto metropolitano. In questo senso, Mediterraneo e Metropolitano possono essere pensati come “serbatoi di idee” ai quali l’artista attingeva in totale libertà per creare i suoi spot.

Nella cornice suggestiva dello Spazio Minimo del Teatro Due di Parma, che ben si sposa con la produzione in mostra dell’artista, il percorso espositivo si discosta dagli spazi solitamente deputati alle esposizioni d’arte e ben si accorda con la drammaturgia dello spazio teatrale.

L’allestimento è giocato sul tema della sospensione, in completo accordo con gli attrezzi di scena del palcoscenico teatrale che sono utilizzati da supporto alle opere; il visitatore è completamente immerso in uno spazio nero dove a farla da padrone sono le luci e viene invitato ad entrare “in scena”, a stretto contatto con le opere selezionate. Completano il percorso videoproiezioni di approfondimento sulle opere e sull’artista.

Nello Spazio Caldaie di Teatro Due saranno esposte le opere di quattro artisti emergenti (Lapo Simeoni, Miki Gorizia, Antonio Abbatepaolo e Pino Incredix) scelti dalle curatrici perchè conducono una riflessione artistica intorno alle tematiche del mediterraneo e del metropolitano. Lo scopo è quello di proporre ai visitatori della mostra dei possibili punti di contatto tra la produzione di Pascali presente in mostra e quella dei quattro artisti scelti.

La mostra è realizzata con il supporto dell’Università di Parma, in collaborazione con Fondazione Teatro Due che ospita e supporta l’allestimento e grazie al contributo dell’Ospedale “Piccole Figlie” di Parma, la Presidenza del Consiglio della Regione Puglia, Macro Servizi per la Comunicazione di Parma, l’azienda agricola Orchidea Frutta di Rutigliano (Bari) e l’agenzia Resta Viaggi di Corato (Bari). L’evento è patrocinato dal Comune di Polignano a Mare (BA) e dalla Fondazione “Pino Pascali”. E’ stato ideato

dall’Associazione “Pensare per Fare”, fondata da alcuni studenti dei corsi di Storia, critica e organizzazione delle Arti e dello Spettacolo e di Architettura dell’Università di Parma. 

 

Pino Pascali

 

Nato a Polignano a Mare il 19 ottobre 1935, trascorre l'adolescenza a Bari e si diploma al liceo artistico di Napoli. Nel 1956 si trasferisce a Roma, dove si iscrive all'Accademia delle Belle Arti e frequenta le lezioni di Toti Scialoja. Dopo il diploma comincia a lavorare come aiuto scenografo alla RAI. Nel contempo, inizia una continuativa collaborazione con Sandro Lodolo, realizzando caroselli, spot pubblicitari e sigle televisive.

Nel 1965 realizza la sua prima mostra personale, presso la famosa galleria romana La Tartaruga. L'anno successivo espone alla Galleria L'Attico. In soli tre anni ottiene un notevole riscontro da parte della critica e viene notato da influenti galleristi italiani e internazionali. Proprio all'apice della sua carriera, mentre alcune sue opere erano in mostra alla Biennale di Venezia del 1968, muore in un incidente stradale con la sua motocicletta.

Pascali fu scultore, scenografo, performer. Nelle sue opere riunisce le radici della cultura mediterranea (i campi, il mare, la terra e gli animali) con la dimensione ludica dell'arte: un ciclo di opere è dedicato alle armi, veri e propri giocattoli realizzati con materiali di recupero (metalli, paglia, corde) e molti suoi lavori ripropongono le icone e i feticci della cultura di massa.

È ritenuto uno dei più importanti esponenti dell'arte povera. Le sue opere sono state esposte a alla Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea, al MACRO di Roma, a Parigi al Centro Georges Pompidou, a Vienna al Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig, a Osaka al Museum of Modern Art, a Torino al GAM, a Bari alla Pinacoteca Provinciale.