Sono stati assegnati la settimana scorsa i prestigiosi Premi Abbiati 2012, giunti alla XXXII edizione, riconoscimenti che l’Associazione Nazionale Critici Musicali attribuisce ogni anno agli artisti della scena musicale e d’opera che si sono distinti durante la stagione per estro e qualità.

Il Premio Migliore Regia, per la Boheme allestita la scorsa estate allo Sferisterio di Macerata, è stato assegnato a Leo Muscato, che il pubblico di Parma ha potuto apprezzare lo scorso febbraio con la cura registica di Enron nelle scorse stagioni con Tutto su mia madre. La sua attività operistica è vasta e di successo, così come quella di prosa. Nel 2007 l’Associazione Nazionale dei Critici Teatrali gli ha assegnato il “Premio della Critica 2007” come “miglior regista”. Il debutto alla regia lirica è avvenuto nel novembre 2007, mettendo in scena, al Teatro Ponchielli di Cremona, La voix humaine di Cocteau/Poulenc e Pagliacci di Leoncavallo, prodotto dal Circuito Lirico Lombardo. Quest’anno ha messo in scena oltre alla Bohème di Puccini, per il Macerata Opera Festiva, anche La fuga in maschera di Spontini, una co-produzione fra il Festival Pergolesi-Spontini di Jesi e il Teatro di San Carlo di Napoli e il Nabucco di Verdi al Teatro Lirico di Cagliari.
Il Premio Migliori Costumi è andato a Gianluca Falaschi che da anni collabora con Fondazione Teatro Due (in scena in questi giorni, fino al 30, i suoi costumi in Come lui mentì la marito di lei, diretto da Walter Le Moli), premiato per il suo lavoro nel Ciro in Babilonia al Rossini Opera Festival, trasmessa in diretta su Rai5 e in 27 tv di tre continenti. Gianluca Falaschi curerà i costumi della nuova Italiana in Algeri che lo stesso team creativo del Ciro (oltre a Falaschi, il regista Davide Livermore e lo scenografo Nicolas Bovey) proporrà questa estate al Rof 2013.

 

Il Premio Abbiati è stato istituito nel 1981, col patrocinio dell’amministrazione comunale di Bergamo e per l’appassionata volontà progettuale di Filippo Siebaneck allora presidente dell’Azienda Autonoma di Turismo, come momento di riflessione e di analisi sulla vita musicale italiana. Intitolato al bergamasco Franco Abbiati per quarant’anni titolare della rubrica musicale del Corriere della sera, il Premio della critica musicale “Franco Abbiati” è un riconoscimento attribuito ai protagonisti delle singole annualità artistiche. Numerosi i pluripremiati nell’albo d’oro: oltre ai teatri, i direttori Claudio Abbado, Semyon Bychkov, Riccardo Muti, Zubin Mehta, Danielel Gatti, i registi Luca Ronconi e Graham Vick, i registi-scenografi Pier Luigi Pizzi e Hugo De Ana, i pianisti Radu Lupu e Maurizio Pollini, i cantanti Anna Caterina Antonacci e Samuel Ramey, gruppi cameristici e compositori per la “novità italiana assoluta”. Dal 2007 il Premio Abbiati gode del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e dal 2008 dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
La commissione dell'Associazione Nazionale Critici Musicali è composta dai componenti del Consiglio Direttivo presenti e precisamente Angelo Foletto (presidente), Andrea Estero (vice presidente), Dino Foresio (segretario), Alessandro Cammarano, Paolo Petazzi, Gian Paolo Minardi (consiglieri) e da sette colleghi scelti mediante referendum dagli iscritti, ossia: Danilo Boaretto, Enrico Girardi, Giancarlo Landini, Marilisa Lazzari, Patrizia Luppi, Gregorio Moppi e Alessandro Mormile.