Si è svolto mercoledì 17 giugno presso Fondazione Teatro Due l’incontro con il pubblico e la stampa dedicato alla chiusura della Stagione 2014/2015, alla presenza di Paola Donati, Direttore di Fondazione Teatro Due, Laura Maria Ferraris, Assessore alla Cultura del Comune di Parma, Roberto Delsignore, Presidente di Fondazione Monteparma e Francesco Quintavalla, Presidente dell’Associazione Amici del Teatro Due.
Una conversazione che ha tirato le somme di una stagione teatrale artisticamente molto riuscita e numericamente importante, sia dal punto di vista delle giornate di repliche (23 produzioni e 16 ospitalità per un totale di 215 recite), che delle presenze di pubblico. Un’attività intensa quella del Teatro Due, improntata non solo all’alta qualità dei progetti artistici, realizzati attraverso lo studio e la messa in scena di testi classici e contemporanei da parte di un nucleo stabile di attori, ma anche all’apertura e alla collaborazione con altre istituzioni del territorio cittadino, nazionale ed internazionale, e alla formulazione di una diversificata offerta formativa (Laboratori per gli studenti delle scuole medie superiori di Parma e Provincia, Laboratorio di propedeutica teatrale per studenti dell’Università di Parma, Cattedra Volante di Storia del Teatro nelle classi degli istituti superiori di Parma e Provincia, InsegnaTeatro percorso curriculare degli istituti superiori di Parma e Provincia, Teatro in Aula e Classroom Plays, Fareteatro scuola di alfabetizzazione teatrale per spettatori).
È in ragione dell’alta qualità dell’attività del Teatro Due che a marzo 2015 la Fondazione ha ottenuto il riconoscimento di “Teatro di rilevante interesse Culturale”, unico teatro della Regione Emilia-Romagna, secondo il nuovo assetto dello spettacolo dal vivo voluto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con la riforma varata nell’estate del 2013. La recente pubblicazione dei contributi assegnati ha però riservato delle brutte sorprese: un taglio del contributo ministeriale.
Confermano invece il loro sostegno il Comune di Parma e La Fondazione Monteparma.
“L’anno scorso il Comune ha rinnovato la Convenzione del Teatro Due, quest’anno, nonostante i tagli di bilancio ho lasciato invariato il contributo riconosciuto alla Fondazione – ha affermato l’Assessore Laura Maria Ferraris – che rappresenta un valore quotidiano e un centro di civiltà.”
“La Stagione 2014/15 appena conclusa è stata intensa, ricca e molto positiva. Il Teatro ha bisogno della città e i cittadini hanno bisogno del Teatro ecco perché Fondazione Monteparma rinnova senza dubbi il suo sostegno a Teatro Due – ha assicurato il Presidente Roberto Delsignore. Il 75% delle nostre erogazioni è a favore della cultura cittadina”.
“Quando è arrivato il momento di compilare le domande per l’attribuzione del contributo, ci siamo resi conto che i parametri mal si adattavano alla realtà artistica che dovevano descrivere”, ha affermato Paola Donati. “La recente pubblicazione delle attribuzioni in termini di contributi ha confermato il nostro sconcerto vedendoci assegnato, a fronte di un alto punteggio di qualità artistica, un contributo decurtato del quasi 6,3% rispetto all’anno precedete.Questa è una notizia che non solo spaventa sul piano economico, ma modifica un panorama in virtù di numeri in luogo della qualità.Diversi teatri con qualità artistica bassa hanno avuto consistenti aumenti di contributo. Si evince che il contenuto artistico è di scarsa importanza se i numeri (ma calcolati come?! In ambito artistico o amministrativo?) sono alti.Il taglio toccato anche a ERT, Teatro Nazionale – prosegue Donati – ha evidenziato una globale erosione dell’investimento dello Stato sui teatri dell’Emilia-Romagna e la non comprensione della grande diversificazione presente sul territorio regionale, vera ricchezza identitaria di questo territorio.Il segnale politico (se la politica abdica alla burocrazia, la burocrazia si sostituisce alla politica) relativo alla non considerazione della ricchezza e della complessità unica della Regione Emilia-Romagna è molto preoccupante.Non sappiamo come verranno valutati i Centri di Produzione e le Compagnie della regione e ci auguriamo che vengano attribuiti aumenti di risorse da parte dello Stato, ma si sarebbe dovuto lottare per il dovuto riconoscimento complessivo e non parziale di una realtà virtuosa come la nostra, costruita nell’arco di cinquant’anni con il sostegno dei Comuni e della Regione Emilia Romagna.”
“Se non vogliamo essere una qualsiasi città di provincia non dobbiamo accontentarci di una proposta effimera, ma rafforzare la cultura delle istituzioni radicate sul territorio” ha concluso Francesco Quintavalla, Presidente dell’Associazione Amici del Teatro Due, che dal 2011 sostiene l’attività artistica della Fondazione organizzando incontri, conferenze e promuovendo la scuola Fareteatro.“Teatro Due vuole e deve lavorare con progetti di lungo periodo; la progettualità rappresenta un fatto essenziale, sia come doverosa offerta propositiva nei confronti degli spettatori, sia come caratterizzazione per smarcarsi dalla mediocrità di cui altri si accontentano. Da parte nostra non è mai venuto meno l’orgoglio di difendere la credibilità che nel tempo Teatro Due si è saputo conquistare presso artisti e organismi culturali anche stranieri.”