SAREBBE UNA GRANDE IDEA

di Marco Trotta

con Luca Nucera, Pavel Zelinskiy

regia Nicoletta Robello

produzione Fondazione Teatro Due

Due fratelli si ritrovano davanti la bara della propria madre, nel salotto della casa dove sono cresciuti. Aspettano l’arrivo delle pompe funebri. Il primogenito, Tony T., è un conduttore televisivo e di reality show. Il secondo, Pietro, è l’addetto al reparto sala di un fast-food di periferia – e il solo dei due ad aver vissuto con la madre fino alla morte di lei. Tony, prima di andarsene e tornare alla sua vita, vuole solo una cosa dal fratello: il garage. Il garage della mamma, venderlo e ripagare un debito di gioco. Pietro, invece, vuole altro dal fratello: essere risarcito, in qualche modo, in ogni modo, per tutto quello di cui si è privato. E proverà diverse strade, fino a diventargli simile, se non peggiore, e a proporgli “una grande idea”.

Marco Trotta (Aversa 1993) frequenta la Paolo Grassi, diplomandosi in recitazione; lavora con l’ERT sotto la direzione di Gianina Cărbunariu. Tra il 2020 e il 2022, è in tournée con Carlo Cecchi con “Dolore sotto chiave – Sik Sik”. Nel 2021 la mia prima esperienza importante al cinema, nel prossimo film di Rocco Papaleo, “Scordato”. Nel 2022 lavora con Giffoni Innovation Hub, per la scrittura e regia di una web serie in 10 episodi, per la campagna “Ciak si gira, azione! Riciclare”.