Non avete ancora scelto cosa fare queste sere di maggio? Da oggi a domenica torna in scena LINE – LA FILA diretto da Walter Le Moli, e qui vi proponiamo una testimonianza d’eccezione, che vi convincerà che questo è lo spettacolo che fa per voi. Pe tutti. A dirlo è Ionesco, maestro del teatro dell’assurdo.

Israel Horovitz è un uomo gentile e affascinante. Un tenero mascalzone. Una volta conosciuto, non si può non amarlo. Come tutti i teneri, come tutti i buoi, scrive cose crudelissime. E sono delle opere vere. Israel Horovitz è allo stesso tempo sentimentale e realista. Si può dunque immaginare fino a che punto possa essere feroce. State tranquilli, non voglio presentarvi, spiegarvi la sua pièce. Dirò semplicemente che è un testo insolito, che non ha un’azione, che non succede niente. Niente, ma tutto. Mettete insieme due persone, sconosciute, poi tre, in coda in fila indiana. Poi quattro, cinque. Introducete una femmina. In pochi istanti la competizione, il conflitto prende vita. Gli sconosciuti si conoscono a fondo e proprio perché si conoscono si odiano, si disprezzano e si litigano il primo posto che, ovviamente, perdono, riguadagnano e riprendono di volta in volta. Sono pronti a uccidere. Sono addirittura pronti a morire per primi, se è il solo modo si essere primi. Ne La Fila Israel ci dice tutto, cioè niente. Ve la lascio scoprire. Non confesserò quanto amo questa pièce. Sareste d’accordo se fossi io il primo a dirlo?

Eugène Ionesco