Europa Galante, da diversi anni in residenza artistica a Fondazione Teatro Due, è l’ensemble di musica antica e barocca più importante a livello internazionale, ospitato nei festival di tutto il mondo e nelle sale da concerto più prestigiose.
Il gruppo sta riscuotendo, da anni, un meritato successo, con numeri da capogiro per ogni disco pubblicato. Il creatore di questa straordinaria avventura è il direttore Fabio Biondi e la formazione orchestrale nasce da una sua geniale intuizione nel 1990. A Teatro Due, venerdì 21 novembre, a partire dalle ore 19.30, con un incontro e uno speciale concerto, Europa Galante presenterà un programma incentrato sulle opere del grande Antonio Vivaldi, in cui ritrovare la cifra inconfondibile, il virtuosismo e la straordinaria varietà dell’invenzione melodica e degli accostamenti timbrici del compositore venziano.

A Vivaldi, Europa Galante ha dedicato la prima incisione nel 1991, con cui ha ottenuto un enorme successo di critica e pubblico (Premio Cini di Venezia, Choc de la Musique in Francia), vendendo in pochi anni quasi un milione di dischi. Le Quattro Stagioni vivaldiane incise per Opus 111 sono diventate un vero caso internazionale. Il programma di venerdì sera è un viaggio affascinate attraverso le sinfonie vivaldiane, dal celebre Il Coro delle Muse RV 149 in Sol Maggiore, composta dal Prete Rosso nel 1740 per il Principe Federico Cristiano di Sassonia, che lo ha definito ”fort jolie”, alla sinfonia dall’opera Ercole sul Termodonte RV 710, eseguito per la prima volta al Teatro Capranica di Roma nel 1723 e diretto nella sua prima rappresentazione integrale in tempi moderni nel 2007 al Teatro La Fenice di Venezia proprio da Fabio Biondi, fino all’overture della La Griselda RV 718, opera della maturità su libretto di Carlo Goldoni.

Accanto alle sinfonie il Concerto per quattro violini RV 549, il Concerto per violino RV 230 e il Concerto per due violini e archi RV 522, che fanno tutti parte del celebre L’estro armonico op. III, la prima raccolta di concerti vivaldiani, dodici in tutto, che influenzò fortemente il Settecento musicale europeo. Inserito anch’esso all’interno del programma per i festeggiamenti in onore di Federico Cristiano, il Concerto per viola d’amore e liuto in Re Minore RV 540 fu concepito per dispiegare dinanzi al principe di Sassonia tutto il potenziale esecutivo dell’orchestra femminile della Pietà, l’unica che all’epoca potesse rivaleggiare con l’orchestra di corte di Dresda in ricchezza di organico e virtuosismo, mentre il Concerto per violino Op.8 n.9 RV 236 in Sol Minore fa parte della raccolta Il cimento dell’armonia e dell’inventione, Op. VIII, della quale fanno parte anche le celebri Quattro Stagioni.

“Questa eterogenea selezione – afferma Fabio Biondi – è nata per la Fondazione Chigi di Siena che ci ha invitato a celebrare il cinquantesimo anniversario della morte del Conte Guido Chigi Saracini (Siena 1880-1965, musicista e mecenate di musicisti e compositori), una notevole personalità che contribuì con la sua opera alla riscoperta di Vivaldi nel ‘900. Ci è sembrata un’occasione importante per proporre a Teatro Due, che per Europa Galante è “casa”, e al pubblico di Parma, qualcosa di diverso, un’apertura sul repertorio barocco, forse un po’ negletto nella città di Verdi. Una musica per combattere la sordità, si potrebbe dire, e per accompagnare il pubblico alla riscoperta della storia della musica, affiancando un repertorio molto noto (ma comunque filologico) ad altri brani poco eseguiti”.