Il corso di laurea specialistica in Scienze e Tecniche del Teatro (clasT) della facoltà di Design e Arti dell’Università IUAV di Venezia, diretto da Walter Le Moli, ha offerto un percorso formativo destinato alla formazione sia di registi e scenografi teatrali, sia di operatori specializzati nei campi della drammaturgia, della direzione di palcoscenico e del coordinamento organizzativo teatrale. Dal 2004 ha collaborato con la Fondazione Teatro La Fenice e dal 2006 con Fondazione Teatro Due, che hanno inserito nel proprio cartellone alcuni spettacoli ideati congiuntamente da professionisti, docenti e studenti del corso.
Con la Fondazione Teatro Due di Parma, il clasT dell’Università IUAV ha collaborato sul filone del repertorio drammatico barocco. Partner dell’iniziativa è stato Carlo Majer, docente e musicologo, ex presidente del Teatro Due di Parma. Collaborazioni:
– 2006: La Didone di Giovan Francesco Busenello e Francesco Cavalli, con l’orchestra Europa Galante diretta dal maestro Fabio Biondi. Questo progetto di ricerca traeva la sua intuizione fondamentale dalla forza e dalla bellezza del libretto di Busenello, che ha suggerito l’ideazione di un’essenziale scenografia che contenesse e amplificasse il testo come una camera acustica. Per quest’opera gli studenti hanno curato le scene, i costumi e la regia.
– 2007: Bajazet e Ercole sul Termodonte ambedue di Antonio Vivaldi, con l’orchestra Europa Galante diretta dal maestro Fabio Biondi e con cantanti specializzati in questo repertorio. Per queste due opere gli studenti hanno curato le scene, i costumi e la regia.
– 2008: La virtù de’ strali d’Amore di Francesco Cavalli, con l’orchestra Europa Galante diretta dal maestro Fabio Biondi. Gli studenti ne hanno curato le scene, i costumi e la regia. Tutors: Davide Livermore (regia), Tiziano Santi (scene), Vera Marzot (costumi) e Claudio Coloretti (luci).
– 2009: Agrippina di Händel, con l’orchestra del Teatro La Fenice diretta dal maestro Fabio Biondi. Tutors: Juliette Deschamps (regia), Fabio Biondi, Tiziano Santi (scene), Vera Marzot (costumi), Karina Arutyunyan (coordinamento artistico e didattico), Paola Donati (coordinamento generale).
Sempre nel segno del teatro musicale si colloca, nella stagione 2009/2010, l’Histoire Du Soldat di Igor Stravinskij con il libretto di Charles Ferdinand Ramuz. Tutors: Monique Arnaud e Stefano Monti.
Altri progetti realizzati grazie alla sinergia tra Fondazione Teatro Due e IUAV di Venezia:
– 2006: La Cité Radieuse, in collaborazione con i danzatori di Ballet National de Marseille, presentato al Festival de Marseille e al Teatro Festival Parma e concepito dal coreografo belga Frédéric Flamand e dall’architetto Dominique Perrault. La Cité Radieuse di Le Corbusier, in cui viene approfondita l’indagine del rapporto tra danza e architettura, evoca una città radiosa dove il corpo umano è sottomesso ai flussi incessanti di energia, immerso nelle ramificazioni infinite delle reti modellate sulla sicurezza e la sanità.
– 2006: Il Manifesto del partito comunista secondo Marx e Engels, progetto a cura di Walter Le Moli e Heiner Goebbels, in collaborazione con l’Institute of Applied Theatre Science Justus Liebig University di Giessen (Germania) insieme a diversi partners italiani e internazionali. Sedici giovani artisti internazionali, provenienti da Germania, Italia, Russia e Serbia, hanno realizzato, in forma sperimentale, più di dieci performance, videoinstallazioni ed installazioni sonore dislocate in tutti gli spazi del Teatro Due. Heiner Goebbels, musicista, compositore e regista, tra i più significativi rappresentanti del teatro musicale contemporaneo, ha curato l’allestimento delle performance seguendo passo dopo passo il lavoro di questi giovani artisti.
– Teatro Festival Parma 2009: la Facoltà di Design e Arti dell’Università IUAV di Venezia – Laboratorio Regia III e Corso di Drammaturgia Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche del Teatro 2008/2009, direzione Walter Le Moli e Luca Fontana, collaborazione Roberto Cavosi e coordinamento Filippo Bruschi – ha presentato i Pocket Shakespeare, dieci mezz’ore d’autore tratte da celebri testi shakespeariani. Un viaggio curioso e affascinante tra le storie e i personaggi di Shakespeare che sempre più si rivelano essere tramiti straordinari di desideri e urgenze del contemporaneo. 10 celebri testi shakespeariani, sostanziali per l’ideazione drammaturgica verdiana, sono stati riadattati dagli studenti del Laboratorio di Regia e Drammaturgia della Facoltà di Design e Arti dello IUAV di Venezia, sulla base della tradizione inglese della riduzione di un testo a “pocket”. Il lavoro è stato condotto con un approccio metodologico che affonda le radici nel “sistema” shakespeariano stesso. Il celebre drammaturgo ha infatti fornito testi “aperti”, terreno fertile per il gioco del drammaturgo prima e dell’attore poi: così quelle che potevano essere delle semplici sintesi, sono diventati dei lavori originali veri e propri. I testi sono stati messi in scena da un cast di più di trenta attori e da registi diversi in contemporanea nei vari spazi del Teatro Due.
“I neolaureati della Facoltà di Design e Arti dell’Università IUAV di Venezia,
diretti da Walter Le Moli e Luca Fontana,
hanno trovato il nucleo delle opere shakespeariane.
O forse sono partiti dalle disperazioni, follie, felicità impossibili di oggi e le hanno ricercate/ritrovate in quei capolavori, a volte senza mutarne neppure le parole”.
(Claudia Provvedini, Corriere della Sera, 2009)
– 2010: Amleto: l’indagine. Variazioni su tema. Dopo il successo di Pocket Shakespeare, la collaborazione con la Laurea magistrale in Performing arts, corso di Scienze e Tecniche del Teatro, della Facoltà Design e Arti dell’Università IUAV di Venezia, si rinnova con l’allestimento, a cura di Walter Le Moli e Laura Forti e con la partecipazione dell’Ensable stabile della Fondazione Teatro Due, dei tredici esiti drammaturgici del laboratorio di Regia III, tenuto da Walter Le Moli e svolto in collaborazione con Luca Fontana e Laura Forti, incentrato sull’Amleto di W. Shakespeare.