Lei è una di loro e quindi è come se intervistasse sé stessa. Riconosce di essere anche lei così, riconosce che quella era la loro vita, semplicemente la loro vita. Per poi ritrovarsi di fronte il nuovo che avanza: la svendita di quegli ideali e la riduzione di ogni cosa al commercio.

Nell’intervista rilasciata ad Ezio Mauro lo scorso maggio, Svetlana Aleksievič raccontava che dal socialismo bolscevico russo non nasce un uomo libero, condizione paradossale se si valuta che il sogno dell’uomo rosso era quello di creare un mondo giusto. Ma la libertà sfugge, sembra essere irraggiungibile. In una pausa durante le prove abbiamo incontrato Carlo Cerciello, regista di Tempo di seconda mano, che ci ha portato un po’ più addentro al testo di Aleksievič e al lavoro che sta svolgendo insieme agli attori.

Tempo di seconda mano debutta in Prima nazionale il 25 marzo.