MANDRAGOLA
di Niccolò Machiavelli
con
Cristina Cattellani, Laura Cleri, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Nicola Nicchi, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Emanuele Vezzoli, Nanni Tormen
e con
Jacopo Facchini Alto e Maestro Concertatore
Francesca Cassinari Soprano
Matteo Magistrali Tenore
Roberto Rilievi Tenore
Marco Saccardin Baritono e Liuto
costumi Maria Giovanna Farina
luci Claudio Coloretti
assistente alla regia Francesco Lanfranchi
regia Giacomo Giuntini
produzione Fondazione Teatro Due
SPAZIO BIGNARDI
18, 24, 25, 29, 30 gennaio e 2 febbraio 2020 ore 20:30
19, 26 gennaio e 2 febbraio 2020 ore 16:00
1 febbraio 2020 ore 17:00
Attraversare Machiavelli significa ammainare la bandiera dell’antipolitica e prendere posizione contro il riflusso nel privato. Mandragola è ambigua come la risata che genera. È terapeutico rimedio per infertilire Lucrezia, ma venefico farmaco per il primo uomo che con essa si congiungerà. È inquieta come il quondam Segretario che, allontanato dai pubblici uffici, si getta nell’analisi appassionata della situazione presente, impotente di fronte all’ostracismo in cui è stato relegato. È la sua politica con la maschera dell’umano: se la virtus politica, invece di essere rivolta al benessere collettivo, viene (comicamente?) incanalata in faccende private, perfino la legge risulta un’arma monca e inefficace. Tutta l’antropologia dispiegata nei cinque atti ci invita a considerare un mondo in cui è assente la conciliazione (per quanto aspra e contrastiva) della politica fatta da uomini eccellentissimi in grado di affrontare ed orientare la natura ferina dell’essere umano.
Siamo a Firenze, ma potremmo essere a Roma o a Pisa. La folle giornata che ci viene offerta vede dispiegarsi le macchinazioni di un parassito che intende secondare i desideri di un amante meschino; nel frattempo, un dottor poco astuto cerca un rimedio per avere un figlio da una giovane accorta e coinvolge un frate mal vissuto. Politica e commedia si intrecciano in un’epifania carnevalesca fatta di maschere, travestimenti, parodie del sacro e scivolamenti gerarchici; e tutto questo, con un sorriso, perché il linguaggio della politica e le sue tesi sono anche ingredienti del comico.
Senza Machiavelli non avremmo una tappa fondamentale nella costituzione della politica come scienza. Non avremmo molto Shakespeare. Non avremmo la più bella commedia del Rinascimento italiano.
Ad accompagnare la messa in scena dello spettacolo sono organizzati i seguenti incontri di approfondimento:
17 gennaio 2020 ore 18.00 – Machiavelli: La Commedia, La Politica
Incontro con Pasquale Stoppelli, filologo, critico letterario e curatore dell’ Edizione Nazionale delle Opere di Niccolò Machiavelli
21 gennaio 2020 ore 18.00 – La redenzione dell’Italia – Il Principe di Niccolò Machiavelli
Incontro con Maurizio Viroli, filosofo, accademico e politico
30 gennaio 2020 ore 18.00 – Il teatro della crudeltà. Machiavelli
Incontro con Massimo Cacciari, filosofo, accademico, politico e saggista