di Massimo Carlotto con Carla Manzon messa in scena Francesco Migliaccio musiche Miura

Niente più niente al mondo è un grande testo, non un fatto di cronaca, ma un episodio immerso totalmente nella realtà. La realtà della periferia di una grande metropoli italiana, la realtà di una famiglia “normale” con i problemi legati al lavoro (cassa integrazione, precariato), all’integrazione, alla socialità e alle false illusioni gentilmente offerte dai mass media. E molto altro. E’ la storia delle storie, è simile e differente allo stesso tempo a storie vere, a fatti che ci colpiscono quasi quotidianamente lasciandoci senza parole, ma anche senza reazione, come se non ci riguardassero. Questo monologo di Massimo Carlotto, principale esponente del noir mediterraneo, è soprattutto una tragedia, come tragedia è la storia di Medea e dei suoi bambini: ma la protagonista di Carlotto, a differenza di quella di Euripide, non ha nome. E’ solo, forse, un’identità sociale, un riferimento ad una casta, alla quale crediamo di non appartenere… Francesco Migliaccio Le musiche dello spettacolo sono dei Miura, gruppo la cui musica affonda le radici tra le pagine più significative del rock italiano degli ultimi anni. Il nucleo fondamentale dei Miura è infatti costituito dalla sezione ritmica dei Timoria, uno dei gruppi più importanti della scena rock italiana, punto di riferimento per le nuove generazioni.

luci
Luca Bronzo

musiche
Miura

produzione
Fondazione Teatro Due