VOCI PRIMA DELLA SCENA

di Roberto Mussapi
letture a cura di e con Walter Le Moli e Roberto Mussapi

Terrazza Shakespeare

31 maggio 2018 ore 19.00

Poesia per il teatro, o teatro in versi. Un genere rarissimo nella poesia italiana, e non diffuso comunque nel moderno Occidente. Ma è il genere da cui nasce una costola fondante della nostra cultura, e prodigiosi capolavori: Eschilo, Sofocle, Euripide, i grandi tragici greci, sono poeti, è anzi proibito comporre tragedie in prosa. Shakespeare e i leggendari elisabettiani, Marlowe, Kidd, Spencer, sono poeti. Poi i due generi tendono a separarsi, con la nascita del teatro borghese, il cui spazio si separa da quello della poesia. Nel Novecento Thomas Eliot riporta con forza i due generi a una fusione, pur essendo insuperabile come poeta in senso tradizionale, e sulla sua scia Mario Luzi. Verso la fine del secolo prima con Voci dal buio, poi con La grotta azzurra, e una serie crescente di opere drammatiche, radiofoniche, oratori, ho ripreso e riformulato con convinzione la poesia per teatro che non è certo un rifiuto, ma un’estensione della poesia lirica.
Nel volume Voci prima della scena, raccolgo monologhi in versi a volte commissionati da attori o registi, a volte per nulla, scritti senza richiesta. Non è affatto una pura raccolta, ma un libro: molti testi richiesti funzionarono nell’occasione, ma, a mio parere, non reggevano la memoria della pagina. Da tempo, nella mia opera poetica e teorica, ho riportato la poesia nel teatro e il teatro nella poesia, attingendo alle loro origini, tragedia greca e dramma elisabettiano, dove, a partire dai massimi Eschilo e Shakespeare, poesia e teatro sono inscindibili.

Roberto Mussapi

Roberto Mussapi, nato a Cuneo nel 1952, vive a Milano. Poeta e drammaturgo, è anche  autore di saggi, di traduzioni da autori classici e contemporanei e di opere narrative.
La sua opera poetica è stata raccolta nel volume Le poesie, prefazione di Wole Soyinka, saggio introduttivo di Yves Bonnefoy, a cura di Francesco Napoli (Ponte alle Grazie, 2014).
Tra i volumi recenti di poesia, La piuma del Simorgh, Mondadori, 2016, Voci prima della scena. Monologhi in versi, La Collana, 2017, in contemporanea con Shakespeare. In love (Giunti, 2017), in cui sceglie, traduce e racconta (e porterà in scena) i più bei dialoghi e monologhi d’amore di Shakespeare.
E’ editorialista e critico teatrale di Avvenire.