È un sabato colorato, a dispetto del debole sole e dalla leggera nebbia che si vedono dalle tre porte appena (ri)aperte su Parma. Da una parte il blu dei velluti, dall’altra l’arancio scuro che caratterizza la Stagione 2017/2018 di Fondazione Teatro Due. Gli stessi due colori che vediamo, appena entrati in Spazio Bignardi, illuminare il palco e parte di una scenografia ancora in costruzione. Ed è proprio su uno sfondo come quello, che è colore e lavorìo, che è condividere un processo in corso, che si è svolta la presentazione del programma di questa Stagione appena iniziata. Con Michele Guerra, Ass. alla Cultura del Comune di Parma, e con il prof. Roberto Delsignore, Presidente di Fondazione Monte Parma, si è parlato di quanto sia necessario ribadire la qualità di una proposta culturale che non è solo importante per la Città, ma anche e soprattutto per un pubblico cólto e affezionato che vive il teatro in tutti i periodi dell’anno. Farsi carico di questa responsabilità è prima di tutto rifiutare la semplificazione, camminare insieme alla società di cui si è referenti ma anche trascenderla e “incarnare un cambiamento possibile”, come dice Paola Donati, direttore di Fondazione Teatro Due. Di fronte a una globalizzazione che troppo spesso cerca tutte le scorciatoie possibili per tenere insieme gli individui, lavorare sulle sfumature e sulle possibilità è fare, ed essere, teatro d’arte. Un teatro che parta dalla parola e dal testo, e che racconti l’Altro nel processo continuo e complesso di creazione artistica.
“Fino a quando sapremo trasformare pensieri, speranze, dubbi, rabbia, paure in un altrove che permanga dentro di noi, saremo vivi, vivi insieme agli altri, insieme a voi.
Si può e si deve essere seri senza essere noiosi, speriamo.”
E proprio sull’impronta di queste parole di Paola Donati si è svolto l’incontro con lo scrittore Lorenzo Pavolini, che ci ha parlato della nascita del volume da lui curato per Donzelli Editore e nato dalla nota trasmissione radio della Rai Le interviste Impossibili, ora in scena a Teatro Due fino al 21 novembre. Che cosa sono le Interviste Impossibili? Come hanno affrontato questo compito insolito e affascinante i grandi scrittori italiani degli anni ’70? Ma soprattutto cosa ci dicono queste interviste ai Grandi della Storia? Tra aneddoti curiosi e riflessioni profonde, abbiamo scoperto l’attualità a volte brillante, a volte sconcertante di questo programma radio che è oggi uno spettacolo “a puntate”, e che ripercorre i passi delle grandi figure della Storia con un tocco di ironia e un piede nell’analisi antropologica e sociale del nostro Paese e del mondo tutto.
Un inizio felice, che ha portato poi gli spettatori a scoprire le prime due Interviste Impossibili, due veri e propri capolavori di scrittura radiofonica e teatrale: Giulio Cesare (Raffaele Esposito) intervistato da Vittorio Sermonti (Laura Cleri), e l’uomo di Neanderthal (Tommaso Ragno) intervistato da Italo Calvino (Paola De Crescenzo). Forti applausi.
La Stagione, che prevede arricchimenti ed espansione, è disponibile sul sito www.teatrodue.org e sul nuovo libretto 2017/2018, fatto a mano, che potrete trovare in biglietteria. Vi aspettiamo.