Nel Faust, che la regista tedesca Anna Peschke ha realizzato con la China National Peking Opera Company, si realizza uno slancio originale verso la creazione di un nuovo linguaggio fra Oriente e Occidente. Da questo testo archetipico emergono le potenzialità insite nell’alfabeto gestuale e musicale del linguaggio cinese, vie espressive scardinanti per la visione scenica occidentale.
In scena un gruppo di giovani interpreti cinesi, accompagnati da un ensemble musicale composto da musicisti italiani e cinesi che eseguono un repertorio musicale originale, interpretano il capolavoro di Goethe attraverso l’opera, combinando le forme espressive del genere tradizionale cinese con gli elementi performativi del teatro europeo.