H è un ragazzo che sceglie di isolarsi dal mondo, dalla famiglia, dalla realtà. Tesse relazioni edulcorate, mistificate ed effimere attraverso internet, unico contatto con la società. H decide di rifugiarsi per mesi, per anni, nella sua prigione domestica, alla quale nemmeno la madre ha accesso. Lo spettacolo Hikikomori (dal testo di Holger Schober), con protagonisti Gian Marco Pellecchia e Laura Cleri e la regia di Vincenzo Picone racconta di questo isolamento consapevole, un fenomeno che, nato in Giappone, sta diventando globale e che vede coinvolti soprattutto gli adolescenti.

Dopo il successo riscosso a Parma, dal 12 al 19 febbraio, Hikikomori, Metamorfosi di una generazione in silenzio andrà in scena presso la Sala Grande del Palazzo Santa Margherita di Modena ed è parte di un progetto vasto – a cura di Emilia Romagna Teatro e Galleria Civica di Modena – che unisce teatro, video e fotografia per richiamare l’attenzione su questo fenomeno. In occasione dello spettacolo, si tiene infatti anche una mostra costituita da film e immagini a cura di Franceso Jodice.

Sabato 13 febbraio alle ore 18.00 presso il Palazzo Santa Margherita di Modena si svolgerà inoltre un incontro di approfondimento sul tema de Hikikomori, al quale prenderanno parte il regista Vincenzo Picone, l’antropologa e sociologa Vincenza Pellegrino e l’artista Francesco Jodice.

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