MAX GERICKE

La più gran parte della vita è vita passata, menomale

di Manfred Karge

con Elisabetta Pozzi

traduzione e messa in scena Walter Le Moli

produzione Fondazione Teatro Due

Spazio Bignardi

29, 30 novembre 2016; 1 e 3 dicembre, ore 20.30

domenica 4 dicembre 2016, ore 16.00

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L’identità negata, il tema del doppio, del complesso intreccio di maschile e femminile, la violenza della convenzione sociale: questi i temi di Max Gericke, capolavoro di Manfred Karge, ripresa di una storica produzione di Fondazione Teatro Due con la stessa straordinaria protagonista, Elisabetta Pozzi, a interpretare nuovamente la tragica e paradossale ambiguità del personaggio.

Ispirato a un caso realmente accaduto, Max Gericke è la favola tragica di Ella che, a poco più di vent’anni, perde il marito, operaio gruista. Sola nella Repubblica di Weimar durante gli anni della crisi economica, per poter sopravvivere decide di assumere l’identità del marito per non perderne il posto di lavoro. Nei panni di Max per oltre quarant’anni Ella trascorre la vita da ermafrodita proletario, trasformandosi in un personaggio la cui ambiguità sessuale è tragica e paradossale. Nella solitudine della sua stamberga di pensionato Max Gericke, sprofondato in poltrona, si lascia andare all’onda dei ricordi fino a svelare il grande segreto della sua vita. Dagli abissi profondi di una solitudine esistenziale, Elisabetta Pozzi, estrae i brandelli dolenti di una sepolta femminilità raccontando e rimpiangendo un universo al femminile tenuto accuratamente nascosto per tutta una vita.

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