Giovedì 9 giugno, nella Sala degli Specchi del Teatro Valli di Reggio Emilia, è iniziato ufficialmente il “viaggio” de Il Bestiario della Terra, il progetto che Yuval Avital ha creato e sviluppato per Reggio Parma Festival. In conferenza stampa è stato infatti presentato il lavoro nelle sue varie tappe che tra giugno e dicembre 2022 abiterà le città di Parma e Reggio Emilia e si è dato inizio alle prime due iniziative del Bestiario: la mostra monografica partecipativa Anatomie squisite, presso i Musei Civici di Reggio Emilia, e l’installazione icono-sonora de Il Canto dello Zooforo alla Casa del Suono di Parma. Sono intervenuti, oltre all’artista protagonista di questo imponente progetto, Annalisa Rabitti, Assessora a Cultura, Marketing territoriale e Pari opportunità del Comune di Reggio Emilia, Luigi Ferrari, presidente di Reggio Parma Festival e i direttori dei tre festival che costituiscono l’associazione: Paolo Cantù, direttore generale e artistico Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Anna Maria Meo, direttrice generale Fondazione Teatro Regio di Parma e Paola Donati, direttrice di Fondazione Teatro Due.
Il ricco programma di iniziative che caratterizzerà i prossimi mesi, un vera e propria immersione nell’immaginario dell’artista Yuval Avital calato all’interno della storia, delle tradizioni e dei costumi locali di queste due città si preannuncia un’esperienza unica da vivere in prima persona.

Come ha raccontato Paola Donati in conferenza stampa “non si può parlare propriamente di multidisciplinarietà, perché tutti i processi artistici che sono guidati da una figura si definiscono man mano che nasce una necessità nuova, ma è indubbio che Yuval [Avital] possieda tecniche molto varie e questo gli permetta di entrare nel vivo dei processi creativi. Quando abbiamo iniziato a riflettere e ragionare insieme a lui per questo progetto arrivavamo da un momento in cui tutti eravamo molto incerti sulla modalità con la quale impostare la ripresa della attività dopo la seconda ondata pandemica. Non ci siamo voluti arrendere all’idea di ripartire da “dove e come eravamo” ma abbiamo scelto di guardare ai Teatri come spazi di pensiero che dovevano trovare un nuovo modo di relazionarsi alle città, mutate dalla pandemia. Una riflessione in particolare è emersa: come la natura si è imposta sul nostro vivere quotidiano durante i mesi di chiusura, (ri)portando alla luce il rapporto tra l’essere umano e l’essere animale; da qui l’idea dei Bestiari che ci ha proposto Yuval.”