È entrato ormai nel vivo il progetto Calvino/Berio: tra musica e letteratura promosso e organizzato da Fondazione Prometeo a Parma in occasione del centenario della nascita di Italo Calvino e del ventennale della scomparsa del compositore Luciano Berio: nel terzo appuntamento la musica delle «Sequenze» di Berio si incrocerà con la scrittura del Calvino maturo, quello della conoscenza fatta di connessioni infinite, di passaggi dall’astratto al concreto, di continue incertezze. I due avevano approcci opposti alla musica: ancorato alla narratività Calvino, del tutto indifferente alla dimensione del racconto Berio. Ciò non gli impedì di lavorare a due progetti teatrali insieme, «La vera storia» e «Un re in ascolto», trovando un punto in comune nella propensione alla moltitudine, uno dei concetti letterari cari a Calvino e tema di una delle sue «Lezioni americane».
Ed è su questo che si orienta la lettura-concerto, alternando stralci da «Le città invisibili», «Il castello dei destini incrociati», «Se una notte d’inverno un viaggiatore» letti da Massimiliano Sbarsi, a tre pezzi di Berio e uno di Bruno Maderna eseguiti da due solisti fra i migliori in Italia nell’ambito del suono contemporaneo, il clarinettista Michele Marelli e l’oboista Fabio Bagnoli, fra cui spiccano le due «Sequenze» scritte dal compositore onegliese per i rispettivi strumenti. «Sequenza IXa» per clarinetto (1980) è infatti una metamorfosi continua di una molteplicità di altezze, segmenti, figure musicali, mentre «Sequenza VII» per oboe (1969) crea un’enciclopedia di sonorità differenti intorno a una sola nota. Il terzo brano in programma è «Lied» per clarinetto (1983), uscito da una costola della «Sequenza IXa», di cui condivide molte problematiche e modalità esecutive. Chiude il programma «Solo» (1971) per oboe di Maderna, un divagare melodico che imita suoni della natura.
04 dicembre, ore 20:30 – Spazio Shakespeare
Parole leggere, suoni visibili: la narrativa di Italo Calvino
Lettura-concerto
Massimiliano Sbarsi, voce recitante
Solisti dell’Ensemble Prometeo:
Michele Marelli, clarinetto
Fabio Bagnoli, oboe
Testi di Italo Calvino tratti da: Le città invisibili / Il castello dei destini incrociati / Se una notte d’inverno un viaggiatore
(selezione a cura di Fabio Vittorini)
Programma musicale: Luciano Berio (1925-2003) Sequenza IXa (1980), 13′ per clarinetto / Lied (1983), 4′ per clarinetto / Sequenza VII (1969), 8′ per oboe
La serata conclusiva del progetto Calvino/Berio proporrà l’esecuzione di uno dei lavori fondamentali di Berio, cioè A-Ronne per otto voci a cappella. Scritto nel 1974, A-Ronne si basa su una poesia scritta appositamente da Edoardo Sanguineti, tradotta in più lingue e il tutto sbriciolato in segmenti e frammenti che le voci intonano secondo emissioni di natura diversa (richiamo, pianto, risata, tono da caserma, urlo da piazza e così via) in modo da creare allitterazioni, scomposizioni, ricomposizioni, e in generale un cambiamento del senso del testo in relazione all’espressione e all’incrocio dei suoni delle parole, stimolando così a scoprire significati nascosti.
Il concerto sarà introdotto da un breve intervento a cura dello storico della musica Giuseppe Martini.
16 dicembre, ore 20:30 – Spazio Shakespeare
A-Ronne
Concerto a cura di Alda Caiello in collaborazione con il Master di II Livello in Canto-Musica vocale e Teatro musicale del Novecento e contemporaneo di Ravenna
Maria Eleonora Caminada, soprano I
Beatrice Binda, soprano II
Chiara Ersilia Trapani, contralto I
Simona Mastropasqua, contralto II
Danilo Pastore, controtenore
Alessandro Tamiozzo, tenore II
Paolo Leonardi, basso I
Giacomo Pieracci, basso II
Mimma Campanale, direttore
Martino Traversa, regia del suono
Luciano Berio (1925-2003)
A-Ronne (1975), 32′ per otto cantanti su una poesia di Edoardo Sanguineti
Il concerto sarà accompagnato da un incontro di approfondimento a cura di Giuseppe Martini