UN SOGNO A ISTANBUL
Ballata per tre uomini e una donna
di Alberto Bassetti
tratto da “La cotogna di Istanbul” di Paolo Rumiz
SPAZIO GRANDE
12 e 13 febbraio
con Maddalena Crippa, Maximilian Nisi, Mario Incudine, Adriano Giraldi
scene e costumi Andrea Stanisci
disegno luci Eva Bruno
musiche originali eseguite dal vivo Mario Incudine
assistente alla regia Tommaso Garrè
assistente alle musiche Antonio Vasta
regia Alessio Pizzech
produzione La Contrada – Teatro Stabile di Trieste
Un sogno a Istanbul racconta di Max e Maša, e del loro amore.
Maximilian von Altenberg, ingegnere austriaco, viene mandato a Sarajevo per un sopralluogo nell’inverno del ’97. Un amico gli presenta la misteriosa Maša Dizdarević, “occhio tartaro e femori lunghi”, austera e selvaggia, splendida e inaccessibile, vedova e divorziata, due figlie che vivono lontane da lei. Scatta qualcosa. Un’attrazione potente che però non ha il tempo di concretizzarsi. Max torna in patria e, per quanto faccia, prima di ritrovarla passano tre anni.
Sono i tre anni fatidici di cui parlava La gialla cotogna di Istanbul, la canzone d’amore che Mašagli ha cantato. Maša ora è malata, ma l’amore finalmente si accende. Da lì in poi si leva un vento che muove le anime e i sensi, che strappa lacrime e sogni. Da lì in poi comincia un’avventura che porta Max nei luoghi magici di Maša, in un viaggio che è rito, scoperta e resurrezione.
Dal best seller di Paolo Rumiz La cotogna di Istanbul, Alberto Bassetti trae un testo teatrale di grande forza e suggestione, “avvolgente come una storia narrata intorno al fuoco”.


