UNA BESTIA SULLA LUNA

di Richard Kalinoski
traduzione di Beppe Chierici

con Elisabetta Pozzi
e con Alberto Mancioppi, Fulvio Pepe Luigi Bignone

scene Matteo Patrucco
luci e video Cesare Agoni
costumi Ilaria Ariemme
musiche Daniele D’Angelo

regia Andrea Chiodi

 

produzione Fondazione Teatro Due, CTB Centro Teatrale Bresciano

Milano, Teatro Elfo Puccini →
dal 16 al 21 ottobre 2018 

Genova, Teatro Nazionale Genova →
dal 23 al 26 ottobre 2018 

Forlì, Teatro Testori
15 novembre 2018 

Firenze, Teatro Cantiere Florida →
16 e 17 novembre 2018 

Stradella (Pavia), Teatro Sociale →
21 novembre 2018 

Roma, Teatro Palladium 
dal 23 al 25 novembre 2018 

Palermo, Teatro Biondo →

dal 4 al 9 dicembre 2018 

Bari, Teatro Kismet →
15 e 16 dicembre 2018 

Milwaukee, 1921. Aram Tomasian è fuggito dal genocidio Armeno in cui sono stati assassinati tutti i membri della sua famiglia. Rimasto orfano, vuole continuare la sua discendenza in America, ricostruirsi una famiglia. Sposa per procura una giovane Armena, Seta. Ma a volte la vita prende una strada diversa… Ne nascerà una storia d’amore difficile, in bilico tra conflitti e silenzi, tradizione e voglia di cambiamento, dolore del passato e speranze per il futuro. La storia di Aram e Seta è narrata come un ricordo attraverso le parole del loro figlio adottivo che, settantenne, racconta la sua vicenda e quella dei genitori, inevitabilmente legate alla storia tragica del genocidio Armeno.
Messo in scena in tutto il mondo e vincitore di cinque Molières in Francia, questo testo ci parla di esilio e di rifugiati, sul filo del dolore del passato e la speranza di un futuro da costruire.

Quando Elisabetta Pozzi mi ha proposto di lavorare a questo testo ho avuto un tuffo al cuore: io di famiglia in parte turca, di tradizione ebraica, un po’ sempre in esilio, messo di fronte a un tema, a una tradizione che in qualche modo mi sono vicine e che narrano di fatti tremendi, forse di colpe anche dei miei bisnonni… insomma una sfida. L’occasione però è di poter riaprire una ferita della storia, riparlarne, riscoprire che cosa è accaduto, tutto attraverso una relazione tra un uomo e una donna, una relazione che nasce dal dolore, una relazione che forse non sarebbe dovuta nascere, ma che nella sua genesi porta il desiderio di conservare una storia e una tradizione che si stava cercando di eliminare: quella Armena. Ecco allora che un amore costruito per procura può invece dar vita ad una speciale famiglia e parlarci di salvezza e amore per l’altro. Sullo sfondo però la tragedia del genocidio Armeno, ancora troppo dimenticato.

Andrea Chiodi

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